Dal rigore astratto, geometrico, a tratti decorativo, l’opera dell’artista campano Vincenzo Frattini in mostra a Pietrasanta negli spazi della galleria Bonelli, è incline a una pittura dedita alla “sottrazione”. Non a caso il suo procedimento si può accostare a certa pittura degli anni ‘70, quella Analitica che con Paolo Cotani, o Pino Pinelli nonché con Giorgio Griffa ha contrassegnato il lato più sperimentale di quell’epoca e sta riscontrando sul mercato, in questi anni una vera riscoperta.
Nel percorso espositivo della mostra “Opere in ritmo”, curata da Maria Letizia Paiato, come risulta evidente già nel ciclo di lavori chiamato Pittura per Sottrazione, Frattini interviene “scavando sulla materia del colore”. Un colore che era stato precedentemente steso in sequenze di spesse stratificazioni monocromatiche, e che genera nuove forme spaziali, inediti contesti pittorici su una superficie della tavola originaria quindi non più uniforme.
Vincenzo Frattini, Senza Titolo
Il risultato è una non-pittura che si declina addirittura in forme scultoree perché i margini della bidimensionalità sono superati per trasformarsi in qualcosa d’altro, uno schema geometrico, sia esso quello di un cubo, di un cilindro o di un parallelepipedo.
In tal modo, ogni opera è un micro evento, un mondo a sé che ha un proprio “ritmo” interno e che tuttavia non è dissonante e crea armonia rispetto all’intero allestimento. Ne è un esempio la serie “Pittura 3D”, iniziata nel 2013 e ancora oggi sviluppata da Frattini in cui il timbro ritmico è ben percepibile.
Anna de Fazio Siciliano
Mostra visitata il 15 dicembre 2017
Dal 15 dicembre al 18 febbraio 2018
Vincenzo Frattini. Opere in Ritmo
Galleria Bonelli
Via Nazario Sauro 36, Pietrasanta
Orari: da martedì a sabato dalle 11.00 alle 19.00
Critica, storica dell’arte e redattrice per prestigiose riviste di settore (Exibart,Art e Dossier, Finestre sull’arte) ha all’attivo numerosi articoli e interviste a galleristi (Fabio Sargentini), direttori di Musei (Anna Coliva) curatori (Alberto Fiz), vertici di società di mostre (Iole Siena, Arthemisia Group e Renato Saporito, Cose Belle d’Italia). Da tempo collabora con la Direzione della Galleria Borghese con la quale dopo aver prodotto una ricerca inedita sul gusto egizio ha svolto un lungo periodo di formazione. Nel 2015 fonda Artpressagency la sua agenzia di ufficio stampa, comunicazione, critica d’arte e di editing che sta espandendo e che ha visto collaborazioni notevoli con colleghi e musei, istituzioni su tutto il territorio nazionale (MaXXi di Roma, Biennale di Venezia, Zanfini Press, Rivista Segno, ecc.). Lavora come editor per Paola Valori e in qualità di addetta stampa scrive per le mostre di Studio Esseci, Arthemisia, Zetema, Mondomostre, ecc. Tra le pubblicazioni più importanti: “Margini di un altrove”, catalogo della mostra svoltasi nel 2016 a Siracusa in occasione delle rappresentazioni classiche, “History is mine _ Breve resoconto femminile ”: unico capitolo dedicato al genere femminile pubblicato nel libro “Rome. Nome plurale di città” di Fabio Benincasa e Giorgio de Finis, “La verità, vi prego, sulle donne romane”, indagine archeologica e figurativa sull’assenza nei luoghi delle donne nella Roma antica, per FEMM(E)-MAAM ARTISTE. Al momento, oltre all’aggiornamento di Report Kalabria, indagine sulle contaminazioni artistiche contemporanee nei luoghi archeologici in Calabria, si sta occupando di promuovere un progetto originale degli artisti Francesco Bartoli e Massimiliano Moro, anche dei linguaggi multimediali applicati a eventi espositivi. Gli articoli di Anna su Exibart.com