Quattro mappe e uno studio preparatorio di Leonardo da Vinci sono esposte ad
Arezzo. Si tratta di cinque fogli che rappresentano altrettante zone del centro Italia e che costituiscono il nucleo principale della prima esposizione interamente dedicata alle mappe disegnate dall’artista.
Il percorso della mostra è articolato in quattro sezioni a partire da quella dedicata alla scienza. Undici saggi e trattati, tutti in esemplari originali, testimoniano le conoscenze scientifiche note tra la fine del XV e l’inizio del XV
Fu proprio il matematico biturgense, Luca Pacioli, a insegnare a Leonardo i teoremi euclidei per misurare lo spazio che l’artista mise in pratica fin dal 1502, anno in cui Cesare Borgia lo incaricò di misurare e rappresentare i suoi territori.
In mostra anche una serie di strumenti impiegati nella misurazione dello spazio, come la Bussola per rilievi del XVI secolo, proveniente dal Museo di Storia della Scienza di Firenze. L’Orizzonte di Leon Battista Alberti, invece, è stato ricostruito dall’Istituto Geografico Militare di Firenze, che ha organizzato la mostra in collaborazione con il Comune di Arezzo.
La sezione dedicata alla tecnica è seguita da quella sulla cartografia. Otto mappe mostrano una campionatura della produzione cartografica a cavallo tra XV e XVI secolo, ben testimoniata dalla grande Carta della Val di Chiana dall’Arno al Tevere
di un Anonimo del XVI secolo (Biblioteca dell’Istituto Geografico Militare, 46 x 218 cm.).
La visita si conclude nel modo migliore, con i cinque disegni di Leonardo, gentilmente
Andrea Cantile e Carlo Starnazzi, curatori della mostra, hanno giustamente evidenziato le novità visibili in queste mappe. Dal punto di vista cartografico Leonardo grazie alla tecnica dello sfumato anticipa l’uso delle curve di livello (o isoipse) adottate alla fine del XVIII secolo, e al tempo stesso introduce il concetto attualmente rappresentato dalle linee isometriche, linee più scure che indicano rilievi più alti. E’ altrettanto importante ricordare che le carte di Leonardo non sono nate solo per soddisfare dei piaceri culturali, hanno esigenze pratiche di natura politico-amministrativa e strategico-militare. Mappe talmente ricche di informazioni da sembrare rappresentazioni della vita in ogni sua variante.
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