Il taglio cronologico proposto da questa mostra, ad individuare ed indagare “l’età dell’oro” dell’avventura macchiaiola negli anni Sessanta dell’Ottocento, ha dato modo agli organizzatori di presentare al pubblico i momenti salienti della sfida all’Accademia proposta con crescente convinzione dal gruppo di coraggiosi pittori allora riuniti nella terra toscana.
L’esposizione si divide idealmente in quattro sezioni, la prima delle quali celebra Castiglioncello ed il suo illustre ospite, Diego Martelli, come il porto sicuro in cui i Macchiaioli approdarono a sviluppare le loro
La seconda sezione dell’esposizione, dedicata alla figura di Raffaello Sernesi , è pensata dai curatori come una sorta di mostra nella mostra; data l’esiguità del catalogo dell’artista, morto a soli ventotto anni, e la conseguente impossibilità di organizzare un’ampia retrospettiva, le dieci tele presenti in mostra intendono antologicamente documentare il suo breve ma luminoso percorso artistico.
La terza sezione è dedicata all’altro luogo d’elezione dei macchiaioli, la campagna di Piagentina, nei pressi di Firenze, dove attorno a Silvestro Lega i compagni si riunivano a catturare le quiete ore di una campagna suburbana
La quarta ed ultima parte della mostra presenta una serie di dipinti, alcuni dei quali recensiti sulle pagine del “Gazzettino delle arti del disegno” di Martelli, in cui si possono leggere gli esiti ultimi ed i nuovi e diversi sviluppi dell’arte dei Macchiaioli dalla metà degli anni Sessanta ai primi anni del decennio successivo: le opere di Boldini e Zandomeneghi, apprezzate e discusse dai Macchiaioli toscani, testimoniano inoltre l’incipiente apertura al Naturalismo europeo che in quegli anni avrebbe coinvolto anche Signorini , come mostrano il soggetto borghese e la pittura veloce e sprezzata della sua tela Non potendo aspettare.
Oltre ai tanti capolavori macchiaioli presenti in mostra ed apparsi nelle ultime rassegne dedicate al movimento artistico, un motivo in più per visitare questa ricca esposizione è la grande tela Le Macchiaiole, capolavoro severo ed assorto fra i più alti del catalogo fattoriano, proveniente da una collezione privata e presentata al pubblico per l’ultima volta nell’ormai lontano 1987.
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Non ho ancora avuto tempo di vedere la mostra, spero di poterlo fare domani, in extremis: ma ho visto il catalogo e gioisco del fatto che forse stanno finendo le mostre sull'Ottocento italiano in stile sempre e comunque "pio bove"...
Ciao e complimenti per il sito e la versione su carta: da tanto non lo navigo più con costanza (anche perché è diventato grandissimo!!!!) e i miglioramenti sono notevoli.
Irene
Ami la pittura dei Macchiaioli?
Allora ami Castiglioncello. Fai due passi sul lungomare più bello della costa tirrenica toscana ed approfitta per visitare il museo virtuale del sito: http://www.lungomarecastiglioncello.it
oltre 400 quadri di Macchiaioli a tiro di clik