Un evento artistico unico in Italia, che merita unâattenzione
particolare e onore al Museo di Lucca, che è riuscito a portare nelle sue sale Michel Comte
(Zurigo, 1953; vive a Los Angeles), questo âcavaliere
errante della fotografia: vagabondo, avventuriero e nomade con macchina
fotograficaâ.
Il volto truccatissimo e quasi irriconoscibile
sotto la parrucca bionda della première dame di Francia dà il benvenuto al visitatore. La foto, di grandi dimensioni,
assorbe lo sguardo e dĂ uno
stuzzicante assaggio dellâesposizione. Le aspettative non vanno deluse; una sessantina
di opere offrono una prospettiva completa del lavoro dellâartista.
Il colore si alterna al bianco e nero con
professionalitĂ e maestria esemplare.
osato su molti fronti e ha sempre ha colpito il segno. Tutte le riviste di moda
si sono avvalse del suo sguardo magico; dive, atleti e grandi dello spettacolo
hanno cercato il suo scatto e Michel Comte ha scelto. Spesso scatti fissati sul
set come per Tina Turner (Vanity Fair, 1993). Estrapolata dal
contesto, la cantante è bloccata in una sua particolare, un poâ sguaiata
posizione corporea. Lâesaltazione delle gambe divaricate e leggermente piegate
sul ginocchio è tipica. Basta guardarla e pare sentire la rauca e provocante
voce. Incisivo il lamĂŠ del vestito e delle scarpe.
A rendere unico Comte è la capacità di ritrarre
volti e corpi come un insaziabile e infaticabile cacciatore. Colpisce la
portata psicologica di captare lâessenzialitĂ del personaggio. La fotografia diviene
mezzo per accedere alle vite altrui, per violarne i segreti, per raccontare
quello che unâintervista non potrebbe mai narrare. Emozioni allo stato puro che
segnano espressioni, che condizionano posture e identificano lâartista come un indagatore
di anime.
Forte contrasto estetico con lâarte di Omar Galliani
vive a Montecchio Emilia e Urbino), che da sempre privilegia il disegno e
la composizione. Lâartista si nega la forza del colore, che sempre rimane in
sottofondo, ma quando esplode in Oltremare
o Fiori insetti santi cattura lâintera
opera e la invade.
Nella Sala Lounge del museo si narrano passioni e
voyeurismo attraverso una performance che, per una durata di sei giorni, ha disegnato le pareti dello spazio
espositivo. Senza limiti di spazio e senza supporti cartacei. A un artista come Galliani basta poco: una modella, una
matita e lunghe pareti bianche da disegnare.
Una mostra-evento dal sapore particolare, unâopera in
divenire, site specific, che accoglie il visitatore nella sala cosĂŹ
personalizzata del museo.
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dal 14 dicembre 2010
al 23 gennaio 2011
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a cura di Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. â Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 â 55100 Lucca
Orario: da martedĂŹ a domenica ore 10-19
Ingresso: intero ⏠7; ridotto ⏠5
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0583571712; fax +39 0583950499; info@luccamuseum.com; www.luccamuseum.com
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