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Se visitare gli Uffizi è di per sé una scelta eccitante grazie all’aura preziosa che vi aleggia, a maggior ragione lo è oggi per la presenza di una straordinaria mostra temporanea che introduce l’ambiente artistico fiorentino del Rinascimento approfondendo un personaggio quale Leonardo (Vinci/FI 1452 – Castello di Cloux, oggi Clos Lucé, presso Amboise 1519) e illustrando l’iter del restauro (eccellente maniera di recuperare il passato come ponte verso il futuro) dell’Adorazione dei Magi ritornata agli Uffizi dopo un intervento – che ha permesso di scoprire il “cosmo magico” del Maestro – di circa cinque anni effettuato dall’Opificio delle Pietre Dure sui materiali superficiali non originali, sulle vernici sporche e alterate e sulle assi del tavolato di supporto.
L’Adorazione dei Magi – soggetto comune nella Firenze del ‘400 per la fama della Confraternita laicale dei Magi (che annovera molti fra i Medici) – gli è commissionata (forse grazie ai legami professionali con i monaci del padre notaio, ser Piero) intorno al 1480 per l’altare maggiore della chiesa di San Donato dai Canonici Regolari di S. Agostino a Scopeto, sita su una collinetta fuori Porta Romana a Firenze e distrutta con il convento – ne resta tuttavia testimonianza figurativa da parte di Giorgio Vasari in uno degli affreschi di Palazzo Vecchio – e altri edifici per motivi strategici nell’imminenza dell’assedio del 1529 da parte di Carlo V.
L’intento affidato a Leonardo è mettere in luce la spiritualità agostiniana, ma il lavoro è interrotto nel 1482 quando l’artista parte per Milano lasciando incerto un eventuale ritorno tanto che i frati attendono i primi anni ’90 per affidare una tela analoga per soggetto, dimensione ed elementi iconografici a Filippino Lippi che la termina nel 1496 con risultati diversi a cominciate dallo ‘sfondo’ anche perché forse tra le due opere è cambiato il teologo del convento, pur restando fermo il concetto della ‘universalità della chiamata’ proprio dell’interpretazione agostiniana.
Leonardo da Vinci, Adorazione dei Magi, 1481-1482 ca., particolare Madonna con Bambino
In occasione della mostra, quest’ultima affianca quella omonima del Maestro di Vinci insieme a tre tavole raffiguranti santi (San Donato, Sant’Agostino e la coppia dei Santi Ubaldo e Frediano), forse quanto resta di una predella dell’Adorazione del Lippi.
Vasari nella biografia di Leonardo racconta che l’incompiuta Adorazione dei Magi – frutto di un intenso studio preparatorio come evidenziato da due disegni (uno al Louvre e l’altro agli Uffizi) – si trova nella casa (di fronte alla loggia dei Peruzzi) d’Amerigo Benci con cui il nostro è in rapporti di familiarità tanto da aver fatto un ritratto (oggi a Washington) alla figlia Ginevra. L’opera appare poi tra i beni lasciati in eredità nel 1621 da don Antonio de’ Medici e alla morte di suo figlio Giulio nel 1670 entra nel Guardaroba (all’epoca il termine è femminile) Mediceo e poi agli Uffizi dove resta fino ad oggi salvo per un breve periodo.
Il restauro rivela che l’opera non è connotata da un intento enigmatico come si credeva, ma da un fascino particolare dato dall’innovativo e geniale impianto complesso che invece dell’usuale corteo presenta uno spazio su diversi piani con al centro la Madonna con il Bambino intorno a cui le figure rappresentano moti dell’animo più che personaggi specifici, permettendo così di cogliere in fieri il pensiero creatore e innovatore di Leonardo. Avendo inoltre il Maestro elaborato il disegno sulla tavola invece che sulla carta, il dipinto rivela i vari stati di avanzamento con ripensamenti, frutto di studio e ricerca volumetrica e spaziale.
Affascinante quindi soffermarsi su quanto approfondito nell’esposizione per compiere un piacevole tuffo in un passato così illustre identificando con maggiore chiarezza i dettagli dei personaggi, della costruzione architettonica e delle correzioni leonardesche.
Wanda Castelnuovo
mostra visitata il 5 luglio
Dal 28 marzo al 24 settembre 2017
Il cosmo magico di Leonardo
L’Adorazione dei Magi restaurata
Uffizi (Galleria delle Statue e delle Pitture)
Piazzale degli Uffizi 6, Firenze
Orari: martedì 8.15-22, da mercoledì a domenica 8.15-18.50
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055 290383, www.gallerieuffizimostre.it