Categorie: toscana

Fino al 26.IV.2014 | A misura di libro | Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze | Museo Marino Marini, Firenze

di - 12 Aprile 2014
Nel 1964 aveva inizio l’avventura editoriale di Ferruccio Marchi con la nascita del Centro DI, maison d’edition nel cuore dell’Oltrarno, che sin dall’inizio si è imposta per le innovative soluzioni grafiche ed editoriali oltre naturalmente che per la qualità delle edizioni riguardanti il mondo dell’arte nei suoi molteplici aspetti.
In una Firenze piuttosto chiusa che all’arte contemporanea preferiva sicuramente la Biennale dell’Antiquariato, il Centro Di si è inizialmente manifestato con la collana, “Contemporanea”, di libretti tascabili di piccolo formato da vendere sia in edicola, sia in libreria, riguardanti fatti, idee e personaggi della contemporaneità.
È del 1967 il catalogo della grande mostra organizzata a Palazzo Strozzi da Carlo Ludovico Ragghianti Arte moderna in Italia 1915-1935: un volume innovativo per l’epoca con un’impostazione grafica al di fuori degli schemi consueti. Il libro di forma quadrata utilizza un carattere “bastone” moderno, quindi senza “grazie”, e questo diventerà poi una consuetudine per certa editoria d’arte degli anni a venire.

Sono del Centro DI i cataloghi delle mostre più all’avanguardia degli anni Settanta da Amore mio a Montepulciano, evento insolito del quale il curatore Achille Bonito Oliva diventa il regista e gli artisti dei veri e propri protagonisti dell’esposizione. Seguono il catalogo della mostra Contemporanea del 1972, sempre curata da ABO, e allestita nel parcheggio romano di Villa Borghese; Italy: The New Domestic Landscape. Archivements and Problems of Italian Design, forse uno dei più importanti e rivoluzionari volumi prodotti che ha accompagnato il trionfo del design italiano negli Stati Uniti, poi il catalogo di Volterra ’73 curato da Enrico Crispolti, mostra che vedeva grandi sculture contestualizzate negli spazi urbani della cittadina toscana e quello di Identité italienne. L’art en Italie depuis 1959 a cura di Germano Celant, mostra dedicata agli artisti contemporanei italiani che si tenne al Centro Pompidou a Parigi nel 1981.
Se negli anni Settanta il bianco e nero ha prevalso nella scelta delle copertine e nella stampa dei libri, dagli anni Ottanta i volumi si caratterizzano per le copertine colorate, sempre molto composte ed equilibrate dove, talvolta, non manca l’intervento di colori accesi, squillanti e quasi smaltati.
Il Centro DI dà vita e presta attenzione nei suoi volumi a una sorta di design editoriale e la scelta della casa editrice rivela un amore per la storia dell’arte contemporanea che va al di là del prodotto commerciale; il catalogo “creato” dal Centro Di non è più un volume documentale ma è concepito come “opera”; perde quindi il ruolo di mera guida all’esposizione e si impone come strumento autonomo di riflessione critica.
Merito, inoltre, di Ferruccio Marchi e della moglie Alessandra Pandolfini è stato il lavoro fatto per l’attualizzazione dell’antico. In una città come Firenze dove la “storia dell’arte” è il pane quotidiano, ma dove la tendenza al conservatorismo è molto forte, si cerca di dare una nuova chiave di lettura sia grafica che d’impostazione ai volumi che si occupano di “arte antica” con copertine eleganti e sottilmente enigmatiche.
La libreria di piazza dei Mozzi in poco tempo diventa il ritrovo di artisti, architetti, design, e musicisti d’avanguardia, propone un dialogo aperto con il mondo e pone all’attenzione internazionale il capoluogo toscano, peraltro abbastanza ignaro e indifferente a tutto ciò; Firenze dunque diventa il crocevia di quanto più innovativo pulsasse nel cuore dell’arte internazionale dando vita a una stagione straordinaria della nostra storia recente.
La mostra ospitata in due diverse sedi prevede presso lo Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze, curata da Giovanna Uzzani, una sezione maggiormente legata ai libri, ai manifesti che hanno accompagnato le diverse esposizioni e nati nell’ambito di quella logica di grafica coordinata che ha sempre caratterizzato le edizioni del Centro Di; mentre la sezione ospitata al Museo Marini, curata da Alberto Salvadori, riguarda maggiormente l’archivio di Ferruccio Marchi e Alessandra Pandolfini proponendo le testimonianze e i ricordi della loro vita con gli artisti, i musicisti, gli architetti e i critici che nel corso degli anni hanno collaborato con loro e hanno frequentato la libreria fiorentina di Piazza dei Mozzi.

Enrica Ravenni
Visitate il 18 e il 28 febbraio 2014
A MISURA DI LIBRO
50 ANNI DI EDIZIONI CENTRO DI 1964/2014
a cura di Giovanna Uzzani e Alberto Salvadori
Spazio Mostre Ente Cassa di Risparmio di Firenze
via Bufalini 6
dal 19 febbraio al 23 aprile
Orario: lunedì-venerdì 9-19; sabato e domenica 10-13; 15-19
Ingresso libero – Tel. 055 5384001
Museo Marino Marini
piazza San Pancrazio, Firenze
dal 1 marzo al 26 aprile
Orario: 10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Biglietti: intero: € 6, ridotto € 4, studenti € 3
Tel. 055 219432  – www.museomarinomarini.it

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