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Si potrebbe immaginare una certa soddisfazione dei padri del Rinascimento, davanti all’esperimento scientifico e artistico di Carsten Höller “The Florence Experiment”, che coinvolge il loggiato del secondo piano e il cortile di Palazzo Strozzi, a Firenze.
Voluta dal direttore e curatore del progetto, Arturo Galansino, l’esperimento site-specific dell’artista tedesco, arriva dopo una carrellata di stelle dell’arte come Ai Wei Wei e Bill Viola e si prepara già ad ospitare la regina della performance, Marina Abramovic.
Dal 19 aprile al 26 agosto 2018, è Höller il protagonista, con i suoi oramai iconici scivoli in acciaio e policarbonato, intrecciati tra loro, che attraversano lo spazio centrale del Palazzo.
Diciamo “scivolo” e pensiamo al gioco, all’aspetto ludico della performance: in realtà, Höller non traccia solo una continuità con i precedenti lavori per ridefinire lo spazio museale (una per tutte, “Test Site”, 2006, Tate Modern), quanto invece un passo avanti e un ritorno alle origini.
Un passo avanti verso una riflessione dal sapore rinascimentale e che coinvolge lo studio scientifico, dell’interazione diretta tra uomo e Natura. Giù per lo scivolo con una piccola pianta di fagiolo stretta a noi: venti metri di “panico voluttuoso”, usando le parole di Callois, e pochi secondi di stretta connessione con un elemento naturale. E poi giù, verso il laboratorio. Euforici o spaventati? Brevi domande di rito che servono a definire la prima parte della ricerca condotta per testare l’intelligenza delle piante e la loro capacità di recepire gli input esterni, persino quelli “umani”.
The Florence Experiment, 2018 (Foto di Martino Margheri)
Niente di new age ma tutta scienza, dato che si tratta di una collaborazione tra l’artista e il professor Stefano Mancuso. Il direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze, sostiene infatti che l’intelligenza delle piante sia tale da riuscire a comunicare con l’ambiente esterno ed assorbire i composti chimici volatili emessi dallo spazio circostante. Si tratta di un ritorno alle origini anche per Höller che, attraverso questo esperimento, riporta alla luce i propri studi come ricercatore di entomologia.
Un’acuta sensibilità che si esplica nella seconda parte dell’esperimento (“Plant Decision-Making Based on Human Smell of Fear and Joy”), nello spazio laboratoriale della Strozzina. In due sale separate, vengono proiettati scene di film horror e di film comici. Entrambe le stanze godono di un “collegamento esterno” e le nostre emozioni di paura e divertimento contribuiscono alla crescita della pianta di glicine rampicanti, disposte su strutture a forma di Y sulla facciata esterna del Palazzo.
Un esperimento che rivaluta il visitatore come soggetto attivo, un progetto artistico che testimonia la volontà di Palazzo Strozzi di rendersi vetrina di artisti coinvolgenti e partecipativi. Ed insieme, una visione didattica che ascolta i desideri del pubblico e che, con Höller, ribalta la prospettiva esclusivamente ludica per aprire un ampio margine di riflessione e di contaminazione tra arte e scienza.
Elena Calaresu
mostra visitata il 20 maggio 2018
Dal 19 aprile al 26 agosto 2018
Carsten Höller- The Florence Experiment
Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi, Firenze, 50123
Orari: Tutti i giorni 10.00-20.00, Giovedì 10.00-23.00. Accesso consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura.
The Florence Experiment non sarà accessibile dal 23 al 25 luglio
Info: T. +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org