Categorie: toscana

fino al 27.X.2002 | Il graffio nell’occhio | Fiesole (fi), Palazzina Mangani

di - 10 Ottobre 2002

Se la curiosità è una vostra prerogativa, l’eccesso e l’ironia non vi spaventano, la mostra Il graffio nell’occhio – cadenze d’inganno visive è quello che fa per voi. Inaugurata il 28 settembre alla palazzina Mangani di Fiesole è uno zibaldone artistico dove pittura, fumetto, installazioni e oggetti confondono il visitatore in una polifonia di inganni-incanti e mettono a dura prova il senso comune del vedere.
Con la mostra inizia la rassegna Finzioni che prevede performance di Officine Guano e Riccardo Mannelli, film di Gipi, Firehouse, Dernier Cri e un ciclo di incontri e conversazioni rigenerative Anamorfosi a cura di Luca Scarlini .
Chiaro l’intento della manifestazione: provocazione e inganno, cambiamento di ottica e rigenerazione. Dalla Madonnina dei bollori … di Mannelli e Vecchiato in cui una Ferilli santificata avvinta in un abbraccio diabolico fa bella mostra di sè su manifesti, locandine e cataloghi alle machinae eroticae di Gigliola Caridi e Fabio Gianni. Pervase di profonda e estraniante ironia le opere dei due giovani artisti, esprimono l’alienazione della società in Deep organic collection, Caridi, raccolta sotto vetro di presunti liquidi organici provenienti da tutto l’universo e in Vacumeter, di entrambi, macchina di decontaminazione e sterilizzazione delle strette di mano. La mostra si snoda fra opere-impronte di Giorgio Gaiotto e disegni umoristici di Gianni Chiostri, Ernesto Cattoni e Massimo Bucchi, grandi illustratori e vignettisti delle più prestigiose testate giornalistiche italiane. Bravissimo disegnatore su Cuore, Gianni Pacinotti espone poetiche prospettive notturne della piana pisana inLe cinque curve e piccoli story board, scevri da qualsiasi retorica, sul crollo delle twin towers.
Insieme alla grafica umoristica e non, il curatore Fabio Norcini ha scelto di esporre opere totalmente diverse, sempre provocatorie come Il materasso dell’angelo di Patrizio Travagli o, dello stesso artista, un bellissimo gomitolo di fibre ottiche, essenziale e decorativo, come punto dell’universo che cattura la luce, la ferma contro qualsiasi logica e la diffonde intorno.
Un itinerario attraverso opere di 19 artisti attende il visitatore, itinerario di non facile comprensione, stimolante che confonde e spiazza, ma al tempo stesso “restituisce l’infantile gioia dello stupore”. Chiudiamo in bellezza con la degustazione delle cinque testate dell’Anamorfico mensile di forme improbabili del grande Pino Zac . Uscì solo per breve tempo ma segnò profondamente il panorama satirico italiano e sparì annunciando profeticamente la sua scomparsa: finchè c’è morte c’è speranza.

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Pino Zac

daniela cresti
vista il 28 settembre 2002


Palazzina Mangani, Fiesole
Orario apertura: dal venerdì alla domenica ore 17.00/21.00
Biglietto: € 3
Per informazioni su tutti gli eventi della manifestazione:
Comune di Fiesole n. verde 800.414240
Ufficio stampa: tel.055.5961259 biondi.paola@comune.fiesole.fi.it www.comune.fiesole.fi.it
Fabio Norcini: tel. 0552638042
Catalogo presente nella sede della mostra


[exibart]

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