Entrando nella galleria Tornabuoni Arte Contemporanea di Firenze ci si trova immersi in un mondo di “plastica” colorata. Francesca Pasquali, artista bolognese, classe 1980, con i materiali industriali più svariati realizza le proprie singolari e variopinte composizioni.
Neoprene, pvc, gommapiuma, setole sintetiche, palloncini, cannucce sono la “materia prima” che usa con maestria e originalità per le sue opere. Francesca, volgendo lo sguardo agli esiti dell’arte povera, con un processo di continua sperimentazione sempre inspirata alla natura, crea un’esplosione di forme e di colori che catturano il fruitore non solo dal punto di vista visivo ma anche tattile. Guardando queste opere viene, infatti, voglia di toccarle per esaminarne il materiale, la consistenza, la rigidità e la compattezza.
Sostanzialmente la ricerca dell’artista negli ultimi anni è orientata a portare avanti tre o quattro tipologie di lavori che si differenziano tra loro per la ricerca formale e per la scelta del materiale ma che hanno alla base sempre l’impiego di plastiche di tipo industriale.
Matasse di neoprene, elastici e ragnatori sono altri elementi che l’artista utilizza; quest’ultimi in particolare sono oggetti di uso quotidiano che danno vita alle Spider ball. Queste spazzole di setole sintetiche, infatti, vengono organizzate e assemblate insieme per creare forme e installazioni talvolta anche di grandi dimensioni.
Le Bristles shapes formano delle superfici compatte monocrome irregolari e leggermente screziate e grumose che a prima vista paiono una superficie pittorica lavorata a spatola. Si tratta invece di setole sintetiche serrate tra loro che sporgono da contenitori di legno. Analogamente dei contenitori, ma questa volta metallici, rettangolari o rotondi, accolgono le Straws shapes costituite da cannucce di plastica di differenti lunghezze che accostate tra loro creano effetti ottici molto singolari. Se inizialmente queste opere erano costituite da cannucce multicolore, la ricerca più recente è orientata a costituire pannelli monocromi che per la differente lunghezza dei singoli elementi paiono cambiare di tonalità; di volta in volta, l’artista utilizza cannucce di diverso diametro così da creare effetti visivi sempre diversi e coinvolgenti.
Frappe shapes sono lavori cui Francesca Pasquali si dedica ormai da diversi anni, qui ha sperimentato il neoprene, materia gommosa, flessuosa con il quale sono spesso realizzate le tute da sub. L’artista assembla questo materiale in contenitori in metallo creando morbide e avvolgenti pieghe che per la caratteristica del materiale stesso al contempo sono rigide e tese. Anche queste sono opere per la maggior parte monocrome ma talvolta vengono impiegati “fogli” di neoprene bicolore che sottolineano nell’opera un’irregolarità formale ancora più accentuata. La ricerca che Francesca Pasquali ha fatto su questa tipologia di lavoro l’ha portata a sperimentare sulle Frappe anche altri materiali, come la malleabilità della pasta di pane ma anche la durezza del marmo. È proprio con una Frappa in marmo bianco che, nel 2014, ha vinto il secondo premio messo in palio dalla Fondazione Henreaux di Querceta.
Enrica Ravenni
visitata il 18 settembre 2015
Dal 19 settembre al 19 novembre 2015
Francesca Pasquali, Plastic Shapes
Tornabuoni Arte – Contemporary Art – Arte Contemporanea
via Maggio 58 r – 50125 Firenze
Orari: Lunedì 15:00 -19.30. dal Martedì al Venerdì 10:30 – 13:00 / 15.00 – 19.30
Sabato 10:30 – 13:00 / 14:00 – 19:00.