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fino al 28.XII.2002 David Burrows Arezzo, Auditorium
toscana
Personalità di spicco nel panorama artistico inglese da un decennio a questa parte, l’artista inglese, più volte insignito di prestigiosi riconoscimenti ufficiali, oggi è visibile anche al pubblico italiano…
La solidificazione della materialità degli eventi sembra essere lo scopo principale dell’opera di David Burrows. Egli rende di concreta gommapiuma ciò che è pronto a ridursi in memoria, a fatto storico o, peggio, a semplice cronaca. Le installazioni presenti negli spazi dell’auditorium sono set cinematografici di eventi sempre molto cruenti che, infatti, con il titolo ‘Disastro’ accompagnano la maggior parte delle opere.
Burrows restituisce questi relitti di mondi-fumetto o meteore precipitate dal pianeta del cartone animato più minaccioso, nei quali gli eventi catastrofici accadono come da noi sulla terra, ma non è permessa nessuna identificazione.
Non c’è posto per la partecipazione emotiva.
Burrows spruzza pittura rappresa attraverso la gommapiuma con un atteggiamento consapevole e di vigile tensione che nulla cede né al piacere né al dolore. In seconda istanza fotografa queste ambienti o ne crea altri della stessa materia dei giocattoli.
Questi ricorsi storici costituiti dall’espansione di una materia condensata attorno ad un reale totalmente fittizio, ci immette in una condizione di inquietante implosione che non ci concede neanche di essere testimoni. Dell’aereo esploso in volo, infatti Burrows sottolinea soltanto ciò che è ridondante, colorato e nello stesso tempo mutilato e strappato anche se poi ci induce a decodificare il fatto con estrema leggerezza e noncuranza. Burrows toglie spessore emotivo per trasferirlo in quello puramente visivo esorcizzando la coincidenza fra il soggetto della rappresentazione (sempre e solo alluso) e l’oggetto che l’ha scaturita (che non è mai presentato). Questa ambiguità che enfatizza il corpo-fumetto ammette la presenza di un segno colorato, morbido invadente e soprattutto carico di kitsch.
L’introduzione di questi elementi autonomi costituisce un equilibrio instabile tra il dato quasi iper-realistico e quello carico di valenze simboliche che è reso più pregnante e sottolineato con forza dai tre piani dello spazio ospitante che permettono la visione dall’alto e secondo altri punti di vista.
Anche con questa mostra, curata da Laura Culpan, la galleria Note torna a proporre un evento d’arte contemporanea diffuso negli spazi della città.
matilde puleo
mostra vista il 30.XI
David Burrows
a cura di: Laura Jane Culpan
Galleria Note Artecontemporanea, via Mazzini 30 e Auditorium A.Ducci, via de’ Montetini 10 Arezzo
orario 15,30-19,30 dal martedì al sabato
fino al 28 Dicembre 2002
[exibart]