Secondo Aristotele il luogo è il primo limite immobile che abbraccia un corpo (Physicorum Libri, IV); si intende, in altre parole, che il luogo è una realtà altra e distinta rispetto al corpo e, di conseguenza, all’individuo.
Su questa alterità si fonda il principio di conoscenza e di possibilità di indagine che induce Maura Banfo al racconto paratattico, per immagini, svolto sulle pareti della galleria NicolaFornello. La mostra si sviluppa su due piani: quello della percorribilità dei luoghi e del senso metafisico del viaggio; quello dell’osservazione dello spazio dove, come indica Sergio Risaliti, la forma diventa luogo senza paesaggio.
L’ingresso dello spazio espositivo (luogo neutro per vocazione e fisicamente modificato
Il riferimento imprescindibile è il viaggio dell’anima verso l’assoluto di dantesca memoria. I tre luoghi ultraterreni sono ridotti all’essenziale dei frame del moto di una ruota panoramica. Le immagini sono applicate sullo sfondo di una carta da parati che indica il movimento, la velocità e la rotazione. La ciclicità del movimento, e dei movimenti, sono ribaditi dal video, Round Trip e dall’installazione di una fontana alimentata sempre dalla stessa acqua.
In Forse un vertice di passaggio una serie di disegni e di fotografie ritraggono un’architettura a vela di Pier Luigi Nervi e i particolari di una fontana antica. La rappresentazione tende ad astrarre il concetto di forma, sia essa naturale e artificiale, portando l’oggetto osservato a essere, forse, solo una proiezione dell’osservatore, una personale
Il 22 novembre, in occasione dell’inaugurazione, è stato presentata in galleria una selezione del lavoro di Gerard Byrne, un’anteprima di fotografie tratte da due distinti progetti: In the News, un’indagine sul reale condotta sulla base di stilemi reportagistici, e Loch Ness un lavoro intorno al paesaggio e alla possibilità della fotografia di modificarlo nell’immaginario collettivo.
Nella Project Room un video di Claude Closky, Black Hole richiama la personale dell’artista in corso presso la sede torinese della galleria.
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la personale di Closky a Torino
pietro gaglianò
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