Categorie: toscana

Fino al 30.XI.2002 | Mario Sironi – La visione drammatica | Firenze, Galleria Il Ponte

di - 24 Ottobre 2002

Mario Sironi… un nome, una garanzia. Potremmo usare questo eufemismo per attrarre il pubblico a vedere la mostra, ma non ce n’è bisogno. La galleria Il Ponte è piena di visitatori, critici, collezionisti, estimatori del maestro che conoscono bene le sue opere e che vengono per osservare la bella retrospettiva che raccoglie quadri dagli anni ’30 a tutto il 1950.
Una grande personalità artistica che ha segnato in maniera indelebile il XX secolo. Uno sperimentatore eclettico: giornalista, disegnatore e vignettista, decoratore di grandi scenografie come quelle del Maggio Musicale Fiorentino nel ’32 per la Lucrezia Borgia di Donizetti e dieci anni dopo per il Faust di Busoni. Ma soprattutto scultore e pittore. Queste attitudini convivono perfettamente nell’opera del grande artista che modella la materia pittorica con plasticità e spessore. I colori sorgono dietro la materia come se (…) la desolazione e l’amore stesso fossero depositati in essa. Come colata lavica la materia si espande sulle superfici, le corrode, le corrompe…. I graffi che segnano come squarci di dolore le sue figure, sembrano delineare i riflessi di luci e d’ombre, come ne Il fumatore del 1933, ma, nel contempo esprimono quella visione drammatica che dà il titolo alla mostra.
Dramma che ritroviamo nelle periferie desolate e nei paesaggi che Mario Sironi ricostruiva in studio, lontano dai luoghi reali. Assemblando piccoli solidi di legno ricomponeva masse architettoniche di edifici, di fabbriche, studiava attentamente gli spazi vuoti e i pieni, la sovrapposizione dei piani, le luci e le ombre. Con tecnica scultorea delineava gli spazi suburbani o i contorni dei suoi paesaggi. Nel ricordarli, nel guardarli con gli occhi della memoria, li ha integrati, reinventati e ce li restituisce oggi con le immagini delle sue solitudini e delusioni. Ne fa arte…e che arte. Basta soffermarci su Paesaggio con tempietto dove gli incombenti macigni sostengono il piccolo tempio incastrato in essi, o meglio lo comprimono in un’imminente caduta. Il dipinto sembra esprimere il clima da disastro annunciato, il crollo degli ideali e l’imminente ritiro dell’artista dalla scena pubblica. Il rifugiarsi nel suo privato non lo allontanerà dalla pittura che, anzi in questo periodo si fa più intima, più toccante. L’artista sembra introiettare il tormento dell’esistenza. In Composizione con albero le masse identificative del paesaggio trasmettono solitudine e impossibilità di competere con le forze imponenti della natura. Il grande albero troneggia nel turbinare degli eventi, mentre piccole figure solitarie sembrano osservare un film che è loro estraneo. Nella Composizione con figura i ritmi sono più pacati e l’equilibrio della senilità si esprime in colori caldi ma tenui, il mistero della natura sembra essere più a portata di mano. La vita è al tramonto e i tormenti tendono a ricomporsi. Mario Sironi morirà sei anni dopo nel 1961.

articoli correlati
Mario Sironi – opere 1919 – 1959
La Collezione Tirrenia
L’Arte per il Consenso.Da Sironi a Depero 1922-1935

daniela cresti
mostra visitata il 5.X.2002


fino al 30 novembre 2002; Galleria IL PONTE. Via di Mezzo 42/b (Centro storico, zona S. Ambrogio). Orario: 16.00/19.30 chiuso festivi e lunedì
Ingresso libero; Tel. e fax. 055-240617
Catalogo in galleria


[exibart]

Visualizza commenti

  • Nonostante il suo nome sia legato al Fascismo...Per me Sironi rimane ed é uno dei migliori dipintori della storia...I LIKE IT...

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02