Categorie: toscana

fino al 31.I.2009 | Michele Zaza | Prato, Enrico Fornello

di - 29 Gennaio 2009
Ha inizio dal complesso sperimentare la fotografia durante gli anni ’70 l’arte di Michele Zaza (Molfetta, Bari, 1948; vive a Roma) e, come un’intima riflessione che si arricchisce col tempo, ha assunto nell’attualità la forma matura dell’indagine spirituale.
Nella personale da Enrico Fornello – Paesaggio magico il titolo – i due momenti, il prima e l’ora, sembrano ricongiungersi – o tentare di farlo – attraverso un sistema di richiami e rimandi da parete a parete. L’impressione d’acchito è che il corpo resti protagonista perenne, ma che sia mutato il modo suo d’esporsi: da oggetto di passate meditazioni più contingenti, legate a identità e rapporti sociali come in Mimesi, a mezzo presente di coscienza universale. Scopriamo così un nuovo stato, marcato da segni precisi.
Innanzitutto la direzione. Le opere recenti, perlopiù serie ritraenti un volto ravvicinato alternato a un simbolo, materialmente escono dalla cornice con piccole sculture lignee tutt’intorno. Idea necessaria questa, affinché la doppia conflittualità sottesa – tra fotografia e installazione, tra noi che guardiamo un ritratto e che ne siamo di conseguenza guardati – si risolva con una traslazione dal piano visivo orizzontale a quello verticale. I segni in legno sono indizio che si sta mirando in alto, cioè che quest’arte è rivolta tanto all’umano quanto al divino; non a caso, in Paesaggio magico l’apertura di mani si trasforma in diafano volo di farfalle, o di angeli.

Il corpo. Lungi dall’esser negato, si fa piuttosto dimora della spiritualità, e i suoi gesti strumento di rivelazione. Ovvia conseguenza che nella cosmogonia in atto non ci sia spazio per le cose, a meno che non siano puro simbolo di altro/alto, per esempio la mollica di pane al posto delle stelle, l’ovatta al posto delle nuvole.
I sentimenti. L’artista insiste sulla propria famiglia, incaricandone i componenti quali modelli dell’intero genere umano, poiché in essa risiedono gli affetti, i disturbi, le costrizioni più profondi. Liberarci dai traumi sanguigni – il letto nuziale materno, la figura paterna, la verginità della figlia – significa già comprendere, nella doppia accezione del termine, la totalità del mondo.
Si arriva infine al mistero. Che cos’è quello strano oggetto totemico al centro di tanti quadri? Androgino nel suo apparire fallico e vaginale insieme, informe per la logica illogicità delle variazioni, è forse il distribuirsi del nostro pensiero? Il nostro limite e la nostra superiorità? Se così fosse, i paesaggi magici, onirici, infiniti di Zaza, appena turbati dai pericoli del formalismo, potrebbero essere interpretati come incontro fecondo tra anima e corpo.

Da segnalare che la mostra s’inserisce nel più ampio ProgettoSettanta a cura di Elena Re, un’iniziativa che ha per finalità l’analisi attenta e approfondita degli artisti-fotografi di quella stagione. I primi autori trattati – attraverso galleria, cataloghi e presenza in fiera – sono stati Giorgio Ciam, Luigi Ghirri e, appunto, Michele Zaza.

articoli correlati
’70: tempi d’ori per la fotografia

matteo innocenti
mostra visitata il 22 novembre 2008


dal 22 novembre 2008 al 31 gennaio 2009
Michele Zaza – Paesaggio magico
a cura di Elena Re
Galleria Enrico Fornello
Via Paolini, 27 – 59100 Prato
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Ingresso libero
Catalogo Gli Ori
Info: tel. +39 0574462719; fax +39 0574471869; info@enricofornello.it; www.enricofornello.it

[exibart]

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Design

A Roma si racconta una fiaba attraverso una mostra collettiva di design

Caterina Frongia, Millim Studio, Flaminia Veronesi e Anastasiya Parvanova sono le protagoniste della narrazione al femminile in corso presso Spazio…

26 Dicembre 2024 12:48
  • Libri ed editoria

I migliori manga usciti nel 2024, da rileggere durante le feste

Sei consigli (+1) di letture manga da recuperare prima della fine dell'anno, tra storie d'azione, d'amore, intimità e crescita personale.…

26 Dicembre 2024 12:00
  • Arti performative

Marcella Vanzo ha riaperto a Milano un laboratorio intensivo sulla performance

Aperte fino al 2 febbraio 2025 le iscrizioni per la sesta edizione di TMN, la scuola di performance diretta dall’artista…

26 Dicembre 2024 8:22
  • Mostre

Emilio Vedova. Questa è pittura, la grande mostra al Forte di Bard

Fino al 2 giugno 2025 il Forte di Bard dedica una mostra a Emilio Vedova, maestro indiscusso della pittura italiana…

26 Dicembre 2024 0:02
  • Musei

Riapre il Corridoio Vasariano: ecco com’è la passeggiata segreta tra i palazzi di Firenze

Dopo otto anni di lavori, quel percorso lungo un chilometro che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti torna ad essere…

25 Dicembre 2024 23:34
  • Teatro

Teatro: i migliori spettacoli del 2024 e qualche riflessione sulla sua accessibilità

Re Lear è morto a Mosca, Re Chicchinella, Lo cunto de li cunti: tanti gli spettacoli che hanno spiccato per…

25 Dicembre 2024 13:09