Al di là dell’astratto e oltre l’informale, la pittura di Carmelo Bolognese è turbine di colore che si fa pulviscolo danzante. L’orizzonte visivo, privo della ditinzione tra cielo e terra, si riempie del volteggiare secco e pulito di pennellate vibranti. Guizzi stenografici che disegnano pentagrammi vorticosissimi di sinfonie visionarie, dove l’adagio spesso prelude alla polifonia incantevole delle infinite declinazioni di tonalità racchiuse nel monocromatico. Le possibilità del verde prendono movimento in “Vitalità”, pioggia centrifuga e centripeta delle forze dinamiche della Natura; gli umori dell’Io insanguinano indolori la tela mostrando “I colori dell’anima”; la pazza visionarietà di un orizzonte ritmico dipinge lo “Spazio giallo”.
Maurizio Rossi
Il Parco Archeologico di Segesta, visitabile gratuitamente per la prima domenica del mese, presenta l’installazione di Silvia Scaringella e una…
Nel Casino di Villa Torlonia, una mostra che restituisce uno spaccato di storia dell’arte da approfondire: in esposizione, le opere…
Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…
La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale
Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…
Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…
Visualizza commenti
No Words...