21 gennaio 2013

Fino al 6 aprile 2013 The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee Museo Marino Marini, Firenze

 
Per la prima puntata di una serie di mostre centrate su alcune collezioni private, il nuovo programma "The Player" inizia con un viaggio concettuale attraverso le opere della collezione di Sandra e Giancarlo Bonollo -

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La mostra “The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee” inaugura un progetto, a cadenza annuale con ciascuna mostra della durata di tre-quattro mesi, a cura di Alberto Salvadori che vedrà come protagoniste diverse collezioni private contemporanee. L’intento dell’operazione è di creare una relazione tra il Museo Marino Marini e Firenze, città che, dal punto di vista del patrimonio artistico, è frutto di donazioni private legate a una grande storia. I nuovi collezionisti sono in un certo senso gli eredi dei grandi mecenati del Rinascimento, che con le loro collezioni permettono a istituzioni come il Museo Marini di attingere al loro patrimonio personale per creare una sezione dedicata all’arte contemporanea.

The Player, intraducibile letteralmente in italiano, è il giocatore, ma anche colui che detta le regole del gioco; è un termine controverso, ambiguo che può essere quindi indagato da vari punti di vista. Per la sua prima edizione “The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee” propone una selezione di opere provenienti dalla collezione di Sandra e Giancarlo Bonollo, collezionisti vicentini che affiancano alla passione per l’arte contemporanea quella per la letteratura e il cinema. In un certo senso questi tre diversi filoni d’interesse si sposano nella selezione delle opere esposte che sono idealmente accomunate dal tema del viaggio, concettuale e intimo. Quindi, un viaggio non fisico e neanche didascalico ma, soprattutto, fatto con la mente.
La collezione Bonollo, formatasi nell’arco di una quindicina d’anni, mette in evidenza la passione e la costanza che stanno alla base del collezionismo vero, fatto per amore dell’arte e non per speculazione. Da un po’ di anni, è cambiato il collezionismo: non più appannaggio dell’alta borghesia o dei grandi imprenditori. Per creare una collezione d’arte contemporanea non servono patrimoni ingenti, ma occorrono soprattutto coraggio e fiuto, consuetudine e abitudine alla frequentazione delle fiere d’arte e degli studi degli artisti. La figura del collezionista si pone quindi come anello che congiunge la dimensione intima del “luogo proprio dell’artista” alla centralità dello spazio museale condiviso pubblicamente.
Le 18 opere selezionate propongono la possibilità di crearsi un proprio viaggio intellettuale, un autonomo percorso di lettura. Il senso della migrazione, del luogo nascosto sono tra i temi maggiormente ricorrenti tra le opere di Pavel Althamer, Darren Almond, Stefano Arienti, Tacita Dean, Jeremy Deller, Rineke Dijkstra, Keith Edmier & Farrah Fawcett, Olafur Eliasson, Urs Fischer, Giuseppe Gabellone, Mona Hatum, Sarah Lucas, Marepe, Gabriel Orozco, Damián Ortega, Simon Starling e Piotr Uklanski che troviamo in mostra. Un modo di cercare simile a quello dei collezionisti veri che alimentano la propria passione attingendo all’arte e agli artisti.

Enrica Ravenni
mostra visitata il 18 gennaio 2013

Dal 19 gennaio al 3 aprile 2013
The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee
a cura di Alberto Salvadori
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio – (50123) Firenze
Biglietti: intero: € 4, ridotto € 2
Orari: dalle 10-17, chiuso il martedì, la domenica e i giorni festivi
Info: Tel. 055 219432, info@museomarinomarini.it, www.museomarinomarini.it

In occasione di The Player. Viaggio nelle passioni contemporanee sarà organizzato un programma di film sugli artisti presenti in mostra in collaborazione con Lo schermo dell’arte Film Festival.

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