Categorie: toscana

fino al 6.XI.2008 | Pablo Echaurren | Siena, Magazzini del Sale

di - 5 Novembre 2008
Strano pregiudizio che valorizza ciecamente la profondità a scapito della superficie, pretendendo che ‘superficiale’ significhi non già di ‘vaste dimensioni’, bensì di ‘poca profondità’”. Così scriveva Michel Tournier in appendice a un suo celebre romanzo, sviluppando una riflessione tanto acuta da adattarsi ai più diversi contesti. Ne prendiamo spunto – quasi una chiave di lettura – per la mostra Pablo Echaurren (Roma, 1951) allestita al Palazzo Civico di Siena.
La personale, appena conclusa, ha raccolto i principali risultati artistici dell’ultimo ventennio autoriale: circa cinquanta opere tra dipinti, ceramiche, fumetti, illustrazioni, stoffe, gioielli; testimonianze dirette di eclettismo e ricerca. A tal proposito conviene ricordare che Echaurren s’avvicinò all’arte casualmente intorno al 1970, notato da Gianfranco Baruchello e poi, per rimando, dal gallerista Arturo Schwarz (mentre il ragazzo s’immaginava d’adulto entomologo oppure bassista virtuoso, magari come l’idolo coevo Jaco Pastorius).
Accadde poi che nel decennio successivo – da qui la selezione cronologica della curatrice Claudia Casali – l’artista affermasse il suo carattere più genuino, cioè una fusione vorace di stili e generi: rimandi incrociati fra arte e arti applicate, fra tracce dada/futuriste e consumismo pop, fra disegno su tela e illustrazione su carta. Fu allora ed è ora un rimbalzare continuo tra l’alto e il basso della cultura, senza considerarne le gerarchie, per il gusto divertito della sperimentazione; uno spaziare tra coordinate – nord e sud – che appunto non si danno in profondità ma soltanto in superficie.

L’arte di Echaurren è quindi una curva, dalla forma vivace: essa nel descriversi s’appropria del dato complesso e lo trasforma con cosciente paradosso in dato immediato, ne conseguono opere assolutamente godibili ma non disimpegnate. Si prenda a dimostrazione una qualsiasi delle tele in mostra, se ne osservi il colore: le pennellate svolgono insieme la funzione di decorare lo sfondo e di connotare gli oggetti rappresentati (in ripetizione), ovvero il dietro e l’avanti senza distinzione.
Questo modo d’operare, contaminato, segnala un’esplicita volontà di rendere l’arte più sincera. Perché, come si evince dalla video-intervista realizzata da Vincenzo Mollica per l’occasione, secondo Echaurren i distinguo del tipo impegnato/disimpegnato non sono altro che prassi concettuale e arbitraria: dietro si cela l’errore di ritenere che sia il mezzo espressivo a valorizzare l’artista, e non viceversa. Appunto, una concezione distorta della superficialità che, identificando i termini del discorso con il linguaggio utilizzato, minimizza come comunicazione massiva quello che sarebbe un discorso genuino sulla vita.

Davanti a tale deficienza critica, habitat dell’intellettualismo esasperante e del mercato feroce, Pablo oppone il sorriso; coscienza che ogni pretesto, se alla base ci sono idea e pathos, sia comunque buono per fare arte. Buona arte.

articoli correlati
Echaurren in mostra alla Galleria dell’Orologio

matteo innocenti
mostra visitata il 30 ottobre 2008


dal 20 settembre al 6 novembre 2008
Pablo Echaurren
a cura di Claudia Casali
Magazzini del Sale – Palazzo Pubblico
Il Campo, 1 – 53100 Siena
Orario: tutti i giorni ore 10-18
Ingresso libero
Catalogo Gli Ori
Info: tel. +39 0577292201; museocivico@comune.siena.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Arte salvata e brand iconici: la programmazione 2025 dell’M9 di Mestre

In aggiunta ad un ricco programma educativo, il Museo del ‘900 annuncia due grandi esposizioni per il nuovo anno, tra…

15 Gennaio 2025 0:02
  • Fotografia

Destabilizzare l’immagine: la vera eredità di Oliviero Toscani

Per mezzo secolo, Toscani ha mescolato ironia e dolore, bellezza e orrore, pubblicità e denuncia sociale. La totale frattura con…

14 Gennaio 2025 18:42
  • Attualità

Quattro modi di morire contro il kitsch: ripartiamo da Carmelo Bene

Quattro modi di morire in versi: Majakovskij, Blok, Esenin, Pasternak. Contro il Kitsch e il relativismo imperante del nostro occidente-centrismo,…

14 Gennaio 2025 18:28
  • Mercato

La collezione eccentrica di Iris Apfel va all’asta da Christie’s

Cappotti di piume, occhiali, gioielli, ma anche pezzi di design. Oltre 200 oggetti appartenuti alla trendsetter newyorkese potranno trovare presto…

14 Gennaio 2025 18:18
  • Beni culturali

Punta Pennata, l’isoletta nel Golfo di Napoli in vendita su Sotheby’s International Realty

Gioiello naturalistico e archeologico nel Golfo di Napoli, la piccola isola di Punta Pennata è stata messa in vendita ma…

14 Gennaio 2025 17:57
  • Mostre

Dioscuri, il dualismo della pittura e della scultura in mostra al Caos di Terni

La mostra di Luca Grimaldi e Gabriele Silli al Caos di Terni propone un scontro tra forma e materia, per…

14 Gennaio 2025 16:56