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19
novembre 2008
fino al 6.XII.2008 Via Amati 13 Pistoia, Spazio A
toscana
Dagli spazi di via Modenese alla nuova sede dentro le mura. La vocale non si sposta, ma si estende al centro. Nessun assente tra gli artisti della galleria a festeggiare il nuovo spazio. Mentre quello “vecchio” accoglie ospiti inattesi...
Il titolo è un indirizzo civico, prolungamento e sviluppo nel centro storico di Pistoia della casa-studio-prima galleria di Giuseppe Alleruzzo. Un gradino d’accesso diviene altare ideale per la celebrazione di una Puja, installazione di due fotografie e una ghirlanda di origami realizzati da Sabrina Mezzaqui.
Al rito propizio d’ingresso segue un altro viaggio in Oriente, da cui proviene Nim Kruasaeng: nove disegni su carta, rappresentazioni sospese di oggetti quasi ultraterreni (forma chiusa, forma che contiene, forme aggrovigliate). Esperienze e consuetudini popolari, distillate in un segno e in un colore; icone limpide, immobili, ma libere di inseguire altrove i simboli di ciò che è assente alla vista. Vagabondando tra shape di Google Earth e prelievi astratti di paesaggio, s’incontra Kristine Alksne. In questo progetto, l’artista si riappropria della tridimensionalità per infrangere su ciascun elemento in ceramica, come un calco astratto, la ricerca sugli aspetti naturali osservati nella sua terra natale. Le formelle sono radiografie istantanee di porzioni di sabbia lambite dal mare, depurate da ogni connotazione geografica. Fenomeni naturali transitori, digitalizzati nel loro Dna materico, restituiti allo spazio espositivo come frammenti immutabili e rarefatti.
Alessandro Mencarelli è fotografo-artista e avvocato penalista. Le due attività non sono scindibili l’una dall’altra: le fotografie ritraggono ansie, sorrisi e tensioni affrontate quotidianamente insieme ai “discordevoli, crudeli e salvatici” descritti da Dino Compagni. Individui da lui difesi, fotografati e mai schiacciati dal peso della sua toga. Non mancano Alfredo Pirri, un poetico cruciverba narrativo di Chiara Camoni e la scuola pistoiese con Gianni Ruffi.
Abbandona la parete e il kit del misuratore, per primeggiare al centro della galleria, Francesco Carone. L’aggregazione verticale di tavoli in bilico, stretti da morse, contraddice la funzionalità primaria degli oggetti e riesce, con chiarezza compositiva, a incastonare tra i confini dello spazio espositivo una fantomatica nube cosmica.
Trovano il dovuto spazio anche le camere con vista frammentate da Luca Bertolo e una stampa di Chiara Cochi, in cui un territorio semi-edificato trascrive il suo sogno di natura interrotta sul dorso di una figura femminile, come fosse una tela su cui dipingere.
Se Cochi si assimila alla Nagiko dei Racconti del cuscino di Peter Greenaway, Margherita Moscardini si pone tra i desideri rinchiusi di Tulse Luper, la perfezione omicida di un serial killer e la precisione di un chirurgo plastico. Premedita e organizza pazientemente l’omicidio e la sparizione ben confezionata della sua opera Project for a Glass Carpet, realizzata nel 2007 a Bologna. Il supplizio è lento e prolungato ma il risultato è, come nel precedente capolavoro Terza stanza realizzato in via Modenese, lucido, asciutto, cristallino, di rara poesia.
Al rito propizio d’ingresso segue un altro viaggio in Oriente, da cui proviene Nim Kruasaeng: nove disegni su carta, rappresentazioni sospese di oggetti quasi ultraterreni (forma chiusa, forma che contiene, forme aggrovigliate). Esperienze e consuetudini popolari, distillate in un segno e in un colore; icone limpide, immobili, ma libere di inseguire altrove i simboli di ciò che è assente alla vista. Vagabondando tra shape di Google Earth e prelievi astratti di paesaggio, s’incontra Kristine Alksne. In questo progetto, l’artista si riappropria della tridimensionalità per infrangere su ciascun elemento in ceramica, come un calco astratto, la ricerca sugli aspetti naturali osservati nella sua terra natale. Le formelle sono radiografie istantanee di porzioni di sabbia lambite dal mare, depurate da ogni connotazione geografica. Fenomeni naturali transitori, digitalizzati nel loro Dna materico, restituiti allo spazio espositivo come frammenti immutabili e rarefatti.
Alessandro Mencarelli è fotografo-artista e avvocato penalista. Le due attività non sono scindibili l’una dall’altra: le fotografie ritraggono ansie, sorrisi e tensioni affrontate quotidianamente insieme ai “discordevoli, crudeli e salvatici” descritti da Dino Compagni. Individui da lui difesi, fotografati e mai schiacciati dal peso della sua toga. Non mancano Alfredo Pirri, un poetico cruciverba narrativo di Chiara Camoni e la scuola pistoiese con Gianni Ruffi.
Abbandona la parete e il kit del misuratore, per primeggiare al centro della galleria, Francesco Carone. L’aggregazione verticale di tavoli in bilico, stretti da morse, contraddice la funzionalità primaria degli oggetti e riesce, con chiarezza compositiva, a incastonare tra i confini dello spazio espositivo una fantomatica nube cosmica.
Trovano il dovuto spazio anche le camere con vista frammentate da Luca Bertolo e una stampa di Chiara Cochi, in cui un territorio semi-edificato trascrive il suo sogno di natura interrotta sul dorso di una figura femminile, come fosse una tela su cui dipingere.
Se Cochi si assimila alla Nagiko dei Racconti del cuscino di Peter Greenaway, Margherita Moscardini si pone tra i desideri rinchiusi di Tulse Luper, la perfezione omicida di un serial killer e la precisione di un chirurgo plastico. Premedita e organizza pazientemente l’omicidio e la sparizione ben confezionata della sua opera Project for a Glass Carpet, realizzata nel 2007 a Bologna. Il supplizio è lento e prolungato ma il risultato è, come nel precedente capolavoro Terza stanza realizzato in via Modenese, lucido, asciutto, cristallino, di rara poesia.
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Nel cuore dell’arte pistoiese, nuovi spazi per la galleria SpazioA
federica bianconi
mostra visitata il 31 ottobre 2008
dal 27 settembre al 6 dicembre 2008
Via Amati 13
SpazioA ContemporaneArte
Via Amati, 13 (centro storico) – 51100 Pistoia
Orario: da martedi a sabato ore 15.30-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./ fax +39 0573977354; info@spazioa.it; www.spazioa.it
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