Categorie: toscana

fino al 7.XII.2002 | Le acqueforti di Mariano Fortuny | Firenze, Saletta Gonnelli

di - 28 Novembre 2002

Tra il profumo d’incenso, mescolato a quello consueto delle rilegature dei libri antichi della storica libreria Gonnelli, si snoda l’esposizione dedicata alle acqueforti di Mariano Fortuny y Marsal, allestita con disinvoltura, a volte negligente, tra i vecchi scaffali, e ambientata fra incisioni di artisti a lui contemporanei o ai quali si ispirò, e oggetti esotici, simili a quelli che Fortuny stesso amava collezionare nel suo atelier romano.
Fu Baudelaire che, allorquando in Francia si riscopriva l’arte dell’acquaforte, ne esaltò la capacità di far trasparire “ l’individuale fisionomia di un artista”, perché condotta nella solitudine dello studio con paziente concentrazione, superando le difficoltà con “un’applicazione lunga, convinta e devota ”, che ben si addiceva al carattere assiduo di Fortuny. Infatti, lontane dallo sfavillare dei colori e dallo sfarfallìo della luce dei dipinti, che gli guadagnarono la fama di pittore facile e accomodante, le acqueforti ci mostrano un Fortuny più concentrato ed attento, esaltandone le reali qualità che lo distinsero dai suoi innumerevoli imitatori.
L’impulso all’interesse per l’acquaforte lo dette a Parigi l’editore Alfred Cadart che nel 1861, nei suoi locali, dette vita alla “Societé des Acquafortistes ”: da quell’anno fino al 1873, Fortuny si dedicherà all’acquaforte con continuità, tramandandoci 32 incisioni, la maggior parte delle quali raccolte dal mercante parigino Goupil dopo la morte dell’artista.
I temi che Fortuny affronta sono diversi: da quelli orientalisti, come il Kabile mort, derivati da studi dal vero fatti quando era al seguito delle truppe spagnole in Marocco, dove rimase incantato da quel paese esotico con i “suoi violenti contrasti di luci e di ombre, coi suoi snelli palmizi e i bianchi suoi caseggiati ”; ai volti dei popolani romani, come quello della Fattucchiera di Trastevere, che scovava nella realtà quotidiana così come agli inizi della sua carriera quando, colpito dalle incisioni eleganti e pungenti di Gavarni, andava per le strade “por pescar tipos ”.
Ma vi sono anche nudi di giovinetti trasfigurati in figure allegoriche, come la bella Vittoria, e i temi neosettecenteschi e galanti, dove Fortuny traduce nel fremito del segno gli acquerelli scintillanti e un po’ leziosi che lo resero famoso in tutto il mondo. Queste opere hanno delle analogie con artisti francesi a lui contemporanei, mentre in Italia furono sviluppate da pittori vicini al suo stile virtuoso come Mosè Bianchi, Pio Joris, Francesco Jacovacci , anch’essi presenti in mostra con alcune acqueforti.
Bello L’anacoreta, che risente molto dell’interesse per la pittura spagnola del Seicento, che nella Francia della seconda metà dell’Ottocento aveva catturato anche Manet, ma che si rifà anche, per l’atmosfera inquietante, al più illustre precedente di Fortuny, Francisco Goya .
La saletta Gonnelli potrebbe dedicarsi con più coraggio a queste piccole esposizioni che sicuramente portano ad una valorizzazione di un patrimonio sconosciuto e interessante.

linda pacifici
mostra vista il 30.XI


Mariano Fortuny y Marsal acquafortista, Saletta Gonnelli, via Ricasoli 14/r (Centro Storico, Duomo)
fino al 7 dicembre 2002, martedì – sabato 9-13 /16-19.30
Tel: 055/216835, www.gonnelli.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10