In Italia la fotografia ancora non è rappresentata abbastanza nelle scuole e nelle università. A Firenze, invece, ci stanno lavorando docenti, come Lorenzo Giotti, e studenti della facoltà di architettura, dove sono instaurati dei corsi teorici e pratici e una magnifica camera oscura. Contemporaneamente il gruppo studentesco Immaginabile si muove per allestire mostre fotografiche interne al loro istituto e ora esce allo scoperto con proprie immagini al Teatro Romano di Fiesole.
Curata da Cosimo Chiarelli, storico dello spettacolo e della fotografia che recentemente ha presentato una retrospettiva di Fosco Maraini a Palermo, l’esposizione al
Il risultato del loro confronto con lo spettacolo, presentato in un allestimento molto razionale e funzionale, intende condurre lo spettatore durante l’intervallo dell’opera in un mondo di varie
sfaccettature della stessa. La costruzione del palco – i progressi dei lavori sono ripresi da Andrea Gazzarrini in una sequenza – e le preparazioni della scenografia, in immagini leggermente astratte di Niccolò Poggi, precedono le delicate osservazioni delle prove degli
attori in una palestra, fotografate con intuizione, spirito e senso creativo da Stefano Papa, Cristiano Bianchi e Silvio Palladino; le riprese di Maddalena Ammannati e Cristina Andolcetti, che inquadrano singole persone, si presentano come dei ritratti.
La fotografia dello spettacolo è un genere particolare, non facile, anche a causa delle situazioni di illuminazione. Ma, ovviamente, alcuni di questi giovani si sono ispirati alla magia del lavoro
di uno dei piú grandi fotografi attivo in questo campo: Maurizio Buscarino, autore del lavoro su Kantor recentemente presentato al Teatro della Pergola di Firenze.
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Buscarino: Kantor
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