Categorie: toscana

resconto | Premio Celeste 2006 | Firenze, Museo Marino Marini

di - 1 Dicembre 2006

Il Premio Celeste è giunto alla sua terza edizione carico di novità, prima fra tutte l’ambientazione: il prestigioso Museo Marino Marini di Firenze. Da San Gimignano, a Siena e ora a Firenze, progressivamente il Premio Celeste va allontanandosi dalla provincia nel tentativo di inserirsi in un panorama più ampio dell’arte contemporanea che solo la città può offrire, pur tenendo conto della nota scarsa vocazione al contemporaneo del capoluogo toscano. Tuttavia il tentativo di esportare la formula del Premio fuori d’Italia, a Londra, ha dato i suoi frutti, mettendo in evidenza come in ogni luogo da parte degli artisti sia forte ed urgente l’esigenza di farsi conoscere e di confrontarsi.
La novità assoluta dell’edizione 2006 è stata la massiccia presenza di Internet, che si è articolata nella creazione di una galleria virtuale delle opere partecipanti e nell’istituzione di un premio online, elemento quest’ultimo che ha determinato un numero di visite al sito del Premio Celeste ben cinque volte superiore rispetto allo scorso anno, e circa 35.000 voti, di cui però soltanto 16.000 validi. Il ruolo determinante del web ha portato gli organizzatori del premio ad impegnarsi per il prossimo anno a garantire una maggiore visibilità ai partecipanti attraverso visioni in 2D e 3D delle opere da loro presentate e ad apportare migliorie al sistema del voto online.
Altra innovazione importante introdotta nel 2006 è stata il coinvolgimento nella selezione degli artisti di tre critici coordinati da Gianluca Marziani, curatore del premio: Marialivia Brunelli (categoria fotografia e new media), Marta Casati (categoria studente) e Ivan Quadroni (categoria pittura). Gli artisti selezionati sono stati collocati nelle categorie pittura, fotografia e new media e studente, per un totale di sessanta opere. Come lo scorso anno, gli artisti hanno votato gli artisti.

Anche se il livello qualitativo delle opere è cresciuto, non si può fare a meno di osservare come, al di là del tentativo di taluni artisti di cercare un proprio percorso, ci sia un crescente citazionismo del lavoro altrui, specialmente quello dei divinizzati americani e inglesi, e un continuo riferimento alla cultura del fumetto e del cartone animato giapponese. Insomma, a parte pochi casi in cui si percepisce la volontà di creare un linguaggio autonomo, è un continuo richiamo alla Pop art, da Warhol a Valerio Adami, all’espressionismo di artisti come Jenny Saville o Francis Bacon, all’ironia sagace e provocatoria del giovane Laboratorio Saccardi, mescolata agli echi di cartoni animati come i Simpson ed alle citazioni dei fumetti manga, all’iperrealismo che sfiora esiti fotografici.
Come afferma Gianluca Marziani nel saggio introduttivo del catalogo, “gli artisti rivelano il mondo attorno a loro, ridanno la temperatura emotiva della società in cui vivono”. La nuova generazione di artisti manifesta appieno la società in cui è vissuta e gli stimoli che questa ha innescato in loro; ci troviamo di fronte a persone cresciute con la televisione e che sembrano aver stabilito un rapporto così intimo e fraterno con internet da farne il proprio rifugio emozionale.
A livello generale cresce l’impeto autorelazionale con il proprio corpo, un corpo indagato, studiato, criticato o messo in risalto. Aumenta il tentativo di viaggiare attraverso le geografie emotive e cerebrali. Sempre più si avverte il senso di precarietà, di solitudine, di disagio emotivo e di alienazione dalla società.

Nel settore “paesaggistico”, sia in pittura che nella fotografia, predominante è la rappresentazione di ambienti privi della presenza umana, abbandonati e sporchi, di ambientazioni industriali, sotterranee, e di vasti spazi legati alla vita quotidiana.
Gli artisti che si sono aggiudicati i premi, così come tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa, sono senz’altro stati capaci di catturare lo spirito del tempo, elaborando poetiche e linguaggi che rappresentano la contemporaneità.
Nella sezione pittura ha vinto Antonella Cinelli con l’intenso ed iperrealistico Interno notte n.17; in quella fotografia e new media Cristian Castelnuovo con il desolante New York jfk arrivals e infine nella categoria studente Pierluigi Febbraio con Mania 115, opera in cui si mescolano pittura e disegno. Vincitrice della nuovissima categoria “voto online” Martina Montagner.

sara paradisi
mostra visitata il 25 novembre 2006


dal 25/11/2006 al 27/11/2006
Premio Celeste 2006 – Museo Marino Marini , Via San Pancrazio, 1 Firenze
Catalogo con testo critico di Gianluca Marziani, Marialivia Brunelli, Marta Casati e Ivan Quaroni
Associazione Culturale Albero Celeste, Via Marconi, 1 San Gimignano Siena
Tel e fax 0577/907114 – info@premioceleste.itwww.premioceleste.it


[exibart]

Visualizza commenti

  • Al mondo c'è di peggio della Cinelli...
    Cedo che qui c'è scritto "Ivan Quadroni"
    Non si chiamava "Quaroni"? Eheh :D)

  • ma cosa vuol dire?
    Quadrato?
    un personaggio quadrato è invece un personaggio tosto e Quaroni lo è!
    meno masturbazioni web e più lavoro!

  • un buon lapsus... Quaroni e più Quadroni dato che è quadrato e non un critico-curatore!!

  • parli del lavoro vincitore del premio online... ?
    ma se fa piangere.. magari la vincitrice ha adottato sistemi "molto" conosciuti per farsi votare!

  • trovo assurdo la metodologia del voto on line...
    in quanto le opere a cui hanno tolto i voti non
    validi...ormai erano le sole visibili sul sito e il danno era già stato fatto...
    e trovo assurda anche la decisione di far votare
    gli artisti tra di loro in finale..visto che cè un critico preparato per fare ciò......
    da ricriminare anche la serata della consegna dei
    premi, con microfoni non funzionanti...
    qualcuno ha visto un giornalista?? un fotografo??....

  • (chiedo info della vincitrice premio on line per organizzare una personale nel comune di Biella)

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