“To be played at maximum volume” alla Galleria Civica di Trento, a cura di Margherita de Pilati e Luigi Fassi, è la personale di Jacopo Mazzonelli (Trento, 1983) che porta in scena il perfetto equilibrio tra arte visiva e musica raggiunto dalla ricerca dell’artista. Mazzonelli, musicista diplomato in pianoforte e in musica contemporanea presso l’Accademia Internazionale TEMA di Milano indaga l’elemento sonoro inteso non necessariamente come musica, ma anche come rumore, ritmo, movimento e silenzio e concretizza questa ricerca in opere visive, in particolare sculture e installazioni. La posizione di Mazzonelli è ibrida: compiutamente musicista e compiutamente artista visivo, le sue due anime, pur essedo tra loro osmotiche, mantengono ciascuna un’autonomia di fondo che rende il loro incontro in grado di produrre una nuova dimensione. Dimensione che in mostra avvolge il visitatore grazie ad un allestimento magistrale, in cui la ventina di opere esposte – sculture, video e installazioni, la quasi totalità realizzata per la mostra e tutte di grandi dimensioni – sono posizionate in modo da creare una tensione corale tra gli input visivi e far emergere con potente evidenza il tema attorno a cui ruota tutta questa parte della ricerca di Mazzonelli: il gesto come linguaggio autonomo, in una dissezione dell’aspetto sonoro della musica da quello del movimento. “Tutti i lavori in mostra alludono al gesto musicale, inteso come ciò che sottende l’esecuzione. È questo il focus da cui si struttura tutta la mostra come punto privilegiato di osservazione. – Spiega l’artista nell’intervista nel catalogo della mostra, rilasciata a Luigi Fassi – […] Quando visualizziamo il pigmento nella pittura, o il gesto del corpo nella danza, riusciamo sempre a isolare l’azione del pennello sulla tela per arrivare al colore, o il singolo movimento del danzatore per giungere a una forma coreografica. Il suono, al contrario, sembra manifestarsi come un procedimento quasi metafisico, un’astrazione di cui è difficile immaginare la struttura formale.”
Jacopo Mazzonelli Double silence, 2010-17 ferro, acquario, pesci, monitor, sistema cctv Courtesy Galleria Giovanni Bonelli e Paolo Maria Deanesi Gallery
Tra i lavori esposti colpisce la grande installazione con sei fragilissime lastre in vetro appoggiate alla parete, che nel riprendere l’indicazione di Bowie scritta sul retro del disco The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars (o Ziggy Stardust) del 1972, dà il titolo alla mostra.
Nelle sale espositive domina il silenzio, elemento fortemente suggestivo che si configura come necessario per poter cogliere quell’attenzione al gesto e al movimento attorno a cui ruota tutta la mostra. L’elemento sonoro, in tutto il periodo espositivo, è stato presente unicamente in due momenti performativi, tra loro identici, che hanno segnato l’inaugurazione e il finissage della mostra: una performance in cui gesto e musica sono stati ricongiunti, ma in modo perfettamente coerente con il concept della mostra, in quanto sia il suono che i movimenti dei musicisti erano completamente adattati ai pianoforti modificati dell’installazione ambientale ABCDEFG, cuore del percorso espositivo (benché nella prima sala) e già vincitrice del premio Fondo Privato Acquisizioni per l’arte contemporanea di ArtVerona | Art Project Fair nel 2015. La performance ha utilizzato come strumenti musicali – quali essi sono – i sette pianoforti dell’installazione, decostruiti e riassemblati per ridurne la tastiera a un solo tasto che possono, dunque, suonare una sola nota e che per l’esecuzione di un brano musicale richiedono lo spostamento del musicista da uno strumento all’altro o l’interazione di più musicisti. Il brano proposto al pubblico è stato eseguito da Jacopo Mazzonelli, Eleonora Wegher e Matteo Franceschini sulla partitura musicale ABCDEFG [A Tuned Sculpture] (for two performers and live electronics) (2017) scritta ad hoc dal compositore di fama internazionale Matteo Franceschini e pubblicata dalla casa discografica Dischi Ricordi.
A fine gennaio ABCDEFG e alcuni lavori in mostra, assieme ad altre opere, saranno esposti nella personale di Mazzonelli “Sonografie” al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna e in tale occasione, sabato 3 febbraio, durante Art City Bologna – la tradizionale notte bianca del fine settimana di Arte Fiera – sarà eseguita nuovamente la performance ABCEDFG [A Tuned Sculpture].
Silvia Conta
mostra visitata il 10 gennaio
Jacopo Mazzonelli, To be played at maximum volume
Galleria Civica – Mart, Trento
www.mart.tn.it