La mostra 2000 – 2006 Architetture Recenti in Alto Adige nasce in occasione di due anniversari: uno per i sessant’anni di attività dell’Associazione degli Artisti Altoatesini e l’altro per i dieci anni del centro d’arte contemporanea Kunst Merano Arte. La scelta di documentare l’architettura contemporanea della regione sottolinea un fatto culturale di grande importanza e testimonia del livello raggiunto dal settore negli ultimi anni.
La regione altoatesina ha un territorio molto particolare in cui convivono agglomerati urbani, di piccola e media entità, con il loro ricco patrimonio storico-artistico, e la natura, con la sua ricchezza paesaggistica, prevalentemente alpina. L’iniziativa ha voluto esaminare, tramite una giuria internazionale appositamente costituita, circa trecento progetti realizzati negli ultimi cinque anni e provenienti da tutto il territorio, scegliendone poi quarantacinque, documentati in mostra e pubblicati in catalogo.
Un dato oramai consolidato, che riguarda le architetture altoatesine, è la collaborazione, nella fase di progettazione e realizzazione, tra architetti e artisti. Molti progetti presentati in mostra includono infatti un apporto, di considerevole interesse, da parte di numerosi artisti, che depone a favore della possibilità di un dialogo costruttivo fra arte contemporanea e architettura.
L’esposizione di questi progetti -a cura di Bettina Schlorhaufer- e delle relative immagini, realizzate dal fotografo austriaco Robert Fleischanderl, testimonia poi l’avvenuta assimilazione della cultura architettonica contemporanea nel territorio e tra gli abitanti della regione. Denota infatti coraggio il fatto
La qualità architettonica dei progetti è evidente, anche se non presenta innovazioni fondamentali, e si inserisce sul territorio senza provocare quel frequente senso di rifiuto nella maggioranza della popolazione; il contemporaneo architettonico dialoga con la realtà morfologica del proprio territorio senza eccessi, ma con innegabile coraggio. Alcuni progetti, più di altri, lo dimostrano: ad esempio la Tenuta vinicola Manincor a Caldaro, di Walter Angonese, Silvia Boday e Rainer Köberl; la Centrale di teleriscaldamento a Sesto (2005) di Siegfried Deleug, ma anche il Messner Mountain Museum “Ortles” di Solda , firmato da Arnold Gapp. Altri esempi ben illustrano le soluzioni adottate per edifici di tipo storico, come quelle introdotte da Markus Scherer, Walter Angonse e Klaus Helleweger per l’intervento di restauro del Museo provinciale di Storia e Cultura sud tirolese nel Castel Tirolo presso Merano o nel caso del lavoro di Mutschlechner & Mahilknecht per il Nuovo edificio polifunzionale a Monte a S. Giacomo in Valle Aurina. Molti progetti sono stati realizzati invece per dimore private, tra le più interessanti sono sicuramente da ricordare quelle realizzate da Werner Tscholl, da Oswald Zoeggler e da Silvia Boday.
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