Motore di Superstudent non sono gli artisti, ma i fruitori. A Trento i Superflex, invitati dalla Galleria civica e spronati dal curatore del progetto Pierluigi Tazzi, hanno dato il via ad un canale televisivo via Internet ed hanno messo in mano questa “bomba” agli studenti dell’università. Hanno innescato così un meccanismo capace di travolgere gli spettatori e di renderli artefici, “di ridurre la distanza tra l’opera d’arte e il pubblico”.
La mission del collettivo danese, composto da Bjoernstjerne Christiansen (1969), Jakob Fenger (1968), Rasmus Nielsen (1969), è infatti finalizzata a una riflessione sulla società attuale, in cui l’artista è strumento e non unico demiurgo delle dinamiche di analisi, un’artista spersonalizzato attraverso la forma del gruppo e attraverso occasioni di partecipazione del pubblico. Il soggetto delle loro indagini è anche protagonista in prima persona dei modelli alternativi e dei veri e propri esperimenti collettivi, studiati dal gruppo all’interno di realtà effettive e non in messinscena fittizie. In quest’ottica sono i fruitori gli unici responsabili del funzionamento e dell’efficacia del processo che si trovano di fronte.
Il primo lavoro che li ha fatti conoscere all’ambiente dell’arte internazionale è stato Supergas (1997), un’unità autonoma capace di produrre dai rifiuti organici biogas per il funzionamento familiare degli elettrodomestici. Mentre in coppia con Rirkrit Tiravanija hanno creato, prima in Thailandia poi a Lipsia, Social Pudding, un budino prodotto massivamente dal pubblico per esperire i meccanismi del melting pot contemporaneo.
A Trento hanno portato il loro esteso progetto Superchannel, un network di una ventina di on line televisions dislocate in giro per il pianeta. Sono partiti creando gli studi all’interno di un locale frequentato dagli studenti dell’ateneo cittadino. Così il nome del club da Vecchio Binario è diventato Superbinario, perché il ciclone Superflex ha in modo irruente lasciato la firma, dando forma casualmente anche ad un’idea amplificata delle potenzialità del linguaggio 0-1 del computer.
A scaldare i freddi canali del medium elettronico sono stati chiamati poi proprio gli studenti, unici autori del palinsesto del nuovo canale televisivo visibile sul sito www.superstudent.net. Ogni giovedì sera sono loro le vestali che tengono vivo il fuoco nel braciere acceso dai Superflex per dare voce ai giovanissimi, per permettere loro di prendere la parola. Perché se la tv non si avvicina all’arte è l’arte che si impossessa della tv per metterne in discussione i meccanismi, per creare un reality show al contrario, dove i giovani sono cavie attive e non passive.
E fino ad ora il palinsesto ha toccato i temi degli affitti, della politica nazionale, del sesso, della droga, invitando politici locali, esperti, amici, artisti, animando tavole rotonde, movendosi con la telecamera tra chi balla, incontrando gli studenti stranieri. Quello di Superchannel è un vero e proprio ecosistema sfaccettato com’è quello dei giovani, reale e non appiattito dalla tv. Quella vera.
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