Categorie: trento bolzano

fino al 28.IX.2005 | Light Lab | Museion, Bolzano

di - 6 Luglio 2005

All’interno della mostra Light Lab, la luce diventa protagonista assoluta, capace di divenire in modo tangibile significato e significante, mezzo espressivo dell’opera d’arte di cui delinea forma e contenuto. Attraverso il progetto, Museion ha innescato a Bolzano una serie di cortocircuiti, nelle sale e in luoghi cittadini, isolando il momento di tensione del medium luminoso all’interno dell’atto comunicativo. Così la luce è indifferentemente linguaggio silenzioso, evocazione di quotidianità, dislocatrice di sensazioni ed elemento di disturbo.
Di corto circuito -nel vero senso della parola- si tratta nel caso dell’installazione site-specific Elektrosex di Michael Sailstorfer che fa “baciare” due lampioni lungo un sentiero del grande parco cittadino sulle rive del Talvera. E subito scocca la scintilla, intensa ma quasi impercettibile all’occhio, come un innamoramento. Allo stesso modo la quotidianità evocata da Massimo Bartolini si mescola con un effetto di mistero. L’opera invita gli spettatori a sporgersi attraverso una scaletta posticcia per sbirciare fuori da una finestra del museo, un’apertura che affaccia nell’intercapedine buia tra l’edificio e quello vicino. Per scoprire una serie di lanterne, poste quasi ad indicare gli ingressi di altrettanti appartamenti nascosti, di chissà quale misterioso abitatore.
Il disorientamento è creato direttamente dai movimenti continui e circolari della luce nell’installazione FS 272 di John Armleder, una sfera di specchi in stile discoball che riflette i flash abbaglianti su tutte le pareti della sala. Sovrastando un divano rigido ricoperto allo stesso modo di refrattaria superficie specchiante.

Di luce indiretta vive invece la lampadina di Ceal Floyer: pende al centro della sala, ma non è alimentata dall’energia elettrica che la rende incandescente, bensì da quattro proiettori che nel buio illuminano la superficie di vetro.
L’intermittenza disturba la luce emanata da eleganti lampadari veneziani nella sala di Cerith Wyn Evans. Un’intermittenza utilizzata per trasmettere passi di opere letterarie famose, trascritti in tavole alle pareti: il pulsare della luce è utilizzato come un alfabeto morse. Un movimento non poetico (malgrado il titolo M’illumino d’immenso), ma ginnico è quello del laser verde puntato da Mario Airò sulla facciata esterna della vicina università. Qui la linea verticale scende velocemente verso il basso per divenire orizzontale, attraverso un movimento leggermente molleggiante.
L’interno dell’università è ospitata un’altra installazione ambientale, quella di Marcello Maloberti, che qui ripete in larga scala l’esperienza proposta lo scorso anno a Milano.

Con l’aiuto di alcuni studenti ha ricoperto l’intera superficie –dalle pareti al soffitto, alle enormi vetrate– di piccoli pezzetti di nastro adesivo di carta chiara, fino ad ottenere un manto fitto ma non coprente. L’effetto è totalizzante e crea all’interno dello spazio una nuova luce, un filtro inedito. Anzi, un nuovo modo di mettere in luce la percezione delle pareti.

articoli correlati
Amish Fulton a Museion
L’autoctono Walter Niedermayr
Il mini-museo di Garutti

milla hauser
mostra visitata il 20 giugno 2005


Light Lab. Cortocircuiti quotidiani
opere di Airò, Armleder, Bartolini, Floyer, Hein, Leutenegger, Maloberti, Previdi, Rehberger, Sailstorfer, Evans – A cura di Letizia Ragaglia
28 maggio – 28 agosto 2005
Museion – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
Via Sernesi 1 e altri luoghi
Bolzanon – orari d’apertura: ma-do 10-18, gio10-20
ufficio stampa: elena.delcarlo@museion.unibz.it
info: info@museion.it – web: www.museion.it


[exibart]


Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a CittĂ  del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti piĂą durevoli della civiltĂ  romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la cittĂ  presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01