27 aprile 2009

fino al 3.V.2009 Giuseppe Angelico Dallabrida Arco (Tn), Galleria Civica Segantini

 
Il paesaggio trentino nei dipinti di un artista locale. Dai quali emerge una natura universale. Ecco il ritratto di un pittore della prima metà del secolo scorso, che in quel panorama seppe trovare la propria strada...

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Dopo la parentesi aperta da Eduard Habicher e chiusa da Salvo, la Galleria Civica Segantini di Arco torna a focalizzare l’attenzione sul paesaggio trentino. E lo fa attraverso l’occhio sincero e appassionato di Giuseppe Angelico Dallabrida (Caldonazzo, Trento, 1874-1959).
La retrospettiva si sviluppa attraverso una quarantina di tele, suddivise per zone geografiche “ritratte”. Ma, nell’omogeneità e nella ripetitività dei soggetti, Dallabrida riesce ad approfondire una ricerca stilistica che si discosta dalla tradizionale pittura di genere.
Più che pittore di paesaggio, infatti, Dallabrida è pittore di atmosfera. L’attenzione per le variazioni, che lo spinge a dipingere lo stesso ambiente in condizioni di luce diverse, il rifiuto per la datazione delle tele, la sostanziale uniformità dei soggetti evidenziano l’indifferenza del pittore trentino per i connotati oggettivi e descrittivi del paesaggio. La sensazione è che quest’ultimo venga sottomesso a una concezione universale, atemporale e quasi mitica della natura.
Giuseppe Angelico Dallabrida - Castel Toblino - olio su tela - cm 64x72 - courtesy Galleria Il Castello, Trento
Ne viene fuori il ritratto d’un pittore che si situa in una posizione peculiare rispetto al panorama artistico coevo, al quale pur partecipa. Personaggio solitario, errabondo e taciturno, Dallabrida instaura con la materia pittorica un rapporto carnale, sopraffacente, quasi ossessivo.
Nelle sue tele, la questione del rapporto con il rappresentato non si arena nello sviluppo di un’immagine: è investigato a fondo, sia nella superficie che nella sostanza. Di qui la possibilità d’inserire nelle tele erbe o elementi organici; di dipingere su rozzi sacchi di iuta, lasciando ampie zone nude; di lavorare la materia pittorica con le dita.
Giuseppe Angelico Dallabrida - Caldonazzo - olio su tela - cm 69x97 - coll. privata
Non solo erede estremo di certa tradizione (fu definito dalla critica del tempo “l’ultimo degli impressionisti”), ma anche sperimentatore di nuove possibilità per la pittura, Dallabrida ha tracciato un percorso singolare e ricco d’interesse per la pittura della prima metà del secolo scorso.

oriana bosco
mostra visitata il 7 febbraio 2009


dal 7 febbraio al 3 maggio 2009
Giuseppe Angelico Dallabrida
a cura di Giovanna Nicoletti
Galleria Civica Giovanni Segantini – Palazzo Panni
Via Segantini, 9 – 38062 Arco (TN)
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso libero
Info: tel. +39 0464583653; fax +39 0464583615; galleriacivica@comune.arco.tn.it; www.galleriacivica-arco.it

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