La mostra di fine/inizio anno indaga le diverse sfaccettature del fare pittura: partecipano undici giovani artisti che rivelano, a tutto campo, il dinamismo e la vivacitĂ di questa espressione artistica. Lâiniziativa, libera da un tema curatoriale prescritto, è dedicata esclusivamente alla disciplina pittorica
made in italy, in tutte le sue manifestazioni (esterofilia benvoluta solo nel gergo). Lâesposizione ricuce linguaggi figurativi e intuizioni astratte; paesaggi irreali, interni apparenti, ritratti di cose, tempi e figure; opere per ogni gusto, apparecchiate su misura per il metabolismo natalizio.
A Natale puoiâŚ: il jingle, gratificato dal corpus di opere generoso e ben rappresentativo degli artisti, non si smentisce.
Da il lĂ un acrilico di
Laura Pugno, raffigurazione di unâincredibile ferita della Terra. Non câentra la
Spiral Jetty.
Diavik Mine è unâenorme miniera di diamanti e ghiaccio nel nord del Canada. Lâombra dipinta, indicatrice del solco profondo, è scura, la sagoma è netta, la prospettiva dâinsieme è contratta. Intorno al buco, fluidi pittorici si miscelano come lava: mare piatto e terra sintetica dai toni rosati. Campiture espanse di colore truccano, senza ripristinare, lâimmagine di questi luoghi silenziosi, alterati da invasivi insediamenti di attivitĂ umane.
La bambolina di
Paola Sala esce dal mondo delle fiabe, intriso di macabro e simboli criptici. Si pensa alle icone sottili del rinascimento nordico, ma anche a
Mark Ryden, alle bambole glamour di Hi-fructose magazine, alle Bratz, alle visioni crepuscolari nostrane di
Danilo Buccella, meno lascive delle signorine di
Currin. Opposte figurativamente, vicine per lo sguardo, forse consapevole, verso un unico immaginario mass-mediatico, scandito da immagini variegate in cui realtĂ e finzione sono mondi conciliabili.
In mostra altra
Vitamina P con le post-produzioni di oggetti griffati
Antonio De Pascale, le intuizioni creative di
Ivan Malerba, le narrazioni enigmatiche di
Lorenza Boisi, lâesuberante
Wunderkammer di
Alessandro Roma, i sovraffollamenti pastosi di
Manuele Cerruti, il fumetto in bilico di
Marco Fantini, lâordito introspettivo di
Debora Romei.
Energica la determinatezza inflitta allâampia e bella tela di
Federico Pietrella. Un painting in black in cui lâartista
per forza di (mettere o) levare rincorre, attraverso astrusi luoghi, i propri processi di formalizzazione, fisica e temporale.
Oscar Wilde diceva che una maschera dice di piĂš dâuna faccia.
Gabriele di Matteo non ne fa una, ma due. Ritrae
Marcel Duchamp sorridente che fa capolino da un passepartout nero e poi, sulla falsariga di
Baselitz, capovolge il tutto. Lâoutsider tedesco o il genio che montò la ruota della bicicletta al contrario? Comunque, un rovescio con stile, dellâoggetto e dellâarte.
Alberto Zanchetta, curatore della mostra, riprende il rimprovero di Duane Michals: â
Non cercate di essere artisti, cercate di essere veriâ. Diritto o rovescio? Questions without answers.
Visualizza commenti
Mostra dal titolo pretenzioso e dalla scelta degli artisti altrettanto pretenziosa.
Come si fa fare il punto della pittura italiana con degli artisti (alcuni) mai sentiti prima?
a parte alcune scelte.. direi al curatore di abbassare il tiro nelle intenzioni.
Da comunicato stampa..
""Non cercate di essere artisti, cercate di essere veri" era il rimprovero che Duane Michals"
.. che mi significa che mi si cita un fotografo in un simile contesto?
Si vede che è una cosa raffazzonata all'ultimo momento! Ma suvvia che panoramica della vivace pittura italiana..
mostre simili sono solo un deterrente per l'arte italiana contemporanea.. senza contare che alcuni di questi artisti manco sanno cos'è l'arte contemporanea.. illustrazione? decorazione? ma chi si vuol prendere in giro????
Già . Se questa è arte... io sono Salvador DalÏ...
Dove sono finiti i bei tempi dove l'arte demoliva tutto?
Questa è sleep-art...
Da appendere in salotto sopra al divano. Mmmm... si intonerĂ col tappeto?
A parte Alessandro Roma, Manuele Cerruti, Lorenza Boisi, Ivan Malerba e Laura Pugno.. il resto solo della gran fuffa!
Voglio l'intervento di Morimura.. ma sicuro che non si abbassa a tanto!
paola sala NO NO NO NO NO NO NO NON SE PO
Basta citare sempre (a sproposito) Mark Ryden quando si parla del lavoro della Sala. Citiamo l'artista a cui lei aspira maggiormente: Nicoletta Ceccoli, eccellente e tecnicamente abilissima ILLUSTRATRICE.
... ma la tipa dei pupazzi volanti dov'è finita? scomparsa?