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20
novembre 2007
fino al 6.I.2008 La scimmia nuda Trento, MTSN
trento bolzano
Quanto è diverso l’uomo dagli animali? Nel percorso che risponde scientificamente a questa domanda si trovano pure due Chagall e qualche Warhol. Due geni. Ma anche Congo, lo scimpanzè-pittore. Altrettanto geniale...
di Corona Perer
Due sono le opere con le quali Chagall raccontò la creazione dell’uomo e l’amore sublime, ispirandosi al Cantico dei Cantici. Il Museo di Nizza le ha prestate per la mostra La Scimmia Nuda, ma solo per un breve periodo, in ossequio alle normative francesi che impongono tempi di esposizione all’estero non superiori ai sei mesi. Sono già ripartiti, dunque, i due oli. Inaspettatamente, c’è però ancora molta arte al Museo di Scienze Naturali di Trento: un Tano Festa e dieci serigrafie del 1983 di Andy Warhol, dedicate alle specie animali in via di estinzione e commissionate da Ronald e Frayda Feldman. Sono queste le opere che costituiscono il singolare nucleo artistico di una mostra in un museo che deputato all’arte non è.
C’è inoltre un anello di congiunzione davvero curioso fra arte e scienza. È il primate Congo. Il visitatore ha la possibilità unica di vedere lo “scimpanzè-artista” al quale, per esperimento, misero un pennello in mano e dei colori accanto. E lui cominciò a eseguire disegni astratti. Dalí e Picasso furono chiamati a vederne l’opera e ne rimasero stupefatti; Miró addirittura volle barattare un suo disegno per mettersi in salotto Congo, colui che aveva mostrato al mondo la vena artistica dei primati. Cinque le sue opere esposte a Trento, e per la prima volta in Italia, provenienti da Londra e dalla California.
La mostra allarga il proprio quesito scientifico sulle teorie evoluzionistiche al futuro e si chiede cosa stia facendo l’animale uomo. Perché è l’unico tra gli animali a non rapportarsi con l’ambiente secondo le sue leggi. Quale sarà il futuro dell’umanità se queste sono le premesse? La domanda antropologica spinge la mostra verso altre due eloquenti presenze artistiche. Questa volta interattive. Sono i lavori di Eva Sutton e di Enrico T. De Paris, rispettivamente Hybridis e Cromosoma. Per riflettere sulla manipolazione genetica e sulla capacità esclusivamente umana di sovvertire, mischiare, rivoluzionare e corrompere la natura.
C’è inoltre un anello di congiunzione davvero curioso fra arte e scienza. È il primate Congo. Il visitatore ha la possibilità unica di vedere lo “scimpanzè-artista” al quale, per esperimento, misero un pennello in mano e dei colori accanto. E lui cominciò a eseguire disegni astratti. Dalí e Picasso furono chiamati a vederne l’opera e ne rimasero stupefatti; Miró addirittura volle barattare un suo disegno per mettersi in salotto Congo, colui che aveva mostrato al mondo la vena artistica dei primati. Cinque le sue opere esposte a Trento, e per la prima volta in Italia, provenienti da Londra e dalla California.
La mostra allarga il proprio quesito scientifico sulle teorie evoluzionistiche al futuro e si chiede cosa stia facendo l’animale uomo. Perché è l’unico tra gli animali a non rapportarsi con l’ambiente secondo le sue leggi. Quale sarà il futuro dell’umanità se queste sono le premesse? La domanda antropologica spinge la mostra verso altre due eloquenti presenze artistiche. Questa volta interattive. Sono i lavori di Eva Sutton e di Enrico T. De Paris, rispettivamente Hybridis e Cromosoma. Per riflettere sulla manipolazione genetica e sulla capacità esclusivamente umana di sovvertire, mischiare, rivoluzionare e corrompere la natura.
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a cura di Claudia Lauro
MTSN – Museo Tridentino di Scienze Naturali
Via Calepina, 14 – 38100 Trento
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso: intero € 6; ridotto € 4
Info: tel. +39 0461270311; fax +39 0461233830; info@mtsn.tn.it; www.mtsn.tn.it
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