Romain Zaleski è il più dinamico collezionista di tappeti degli ultimi decenni. Mentre i “fondi oro” della pittura italiana rappresentano solo un versante della sua passione per l’arte, certamente il variegato mondo del tessile ne è il fulcro.
La mostra Serenissime Trame è la prima esposizione di capolavori della collezione Zaleski a livello museale. Più di 1.300 esemplari (tra gli oltre 1.500 costituenti la collezione) sono stati recentemente donati alla Fondazione Tassara di Brescia con lo scopo di costituire un museo del tappeto in Italia, dedicato non solo alla fruizione di un patrimonio così prezioso e unico, ma anche allo studio e alla ricerca di questo linguaggio espressivo antico attraverso gli strumenti scientifici più avanzati oggi a disposizione.
Installation view. Foto: Andrea Avezzu, Venezia
La collezione Zaleski vanta un importante nucleo di tappeti anatolici molto antichi, tra i quali figurano le tipologie più rare e ricercate ( Lotto , Ushak, Tintoretto, Ghirlandaio e Karapinar ); e, ancora, tappeti persiani di epoca safavide, con alcuni esemplari di grande valore storico-artistico (il tappeto a giardino con combattimento di animali, i tappeti della famiglia Salting). Oltre a una delle più ampie raccolte di tappeti transilvani anatolici in mano privata. Tra tutti gli esemplari in mostra, spiccano delle vere e proprie pietre miliari nella storia del tappeto, come il Karapinar a medaglione, il tappeto a giardino con combattimento di animali, il tappeto damaschino e il tappeto a draghi; e ancora uno dei più antichi transilvani, uno dei più rari Ushak a uccelli, uno dei più risalenti e meglio conservati Ushak a medaglioni polilobati, un prezioso Ushak a piccolo medaglione Tintorettoe su tutti, forse, il maestoso tappeto a grandi disegni Holbein della prima metà del XV secolo, nel quale riecheggia una tradizione ancora più antica, per ora sepolta nelle pieghe della storia.
In occasione dell’esposizione nella città lagunare, a fianco di due sezioni dedicate esclusivamente ad alcuni capolavori della collezione, si è voluto ripercorrere le orme di personaggi, ormai leggendari, come Wilhelm von Bode che applicò allo studio dei tappeti la ricerca comparata con la pittura del Rinascimento. In particolare, questo confronto ha permesso una prima classificazione di alcune tipologie grazie a famosi pittori del passato che li hanno immortalati nei loro dipinti, come testimoniato dagli esemplari esposti Holbein , Lotto, Tintoretto, Ghirlandaio e Bellini , messi a confronto con dipinti di Carpaccio,Dosso Dossi, Girolamo dai Libri, Beccaruzzi e Foppa. Nello specifico, la pittura di area veneta è stata di enorme aiuto per la definizione della cronologia ideale di alcuni tappeti, in considerazione della capitale importanza della Serenissima come veicolo e crocevia di questi straordinari e ricercatissimi manufatti. Carpaccio, tra tutti, ne ha testimoniato un uso quasi capillare nella società veneziana, avida e colta estimatrice di questi oggetti di lusso provenienti da culture antiche e lontane.
Moshe Tabibnia
Dal 23 marzo al 10 settembre 2017
SERENISSIME TRAME
Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento
Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, Venezia
Cannaregio n. 3932 (Strada Nuova) – Venezia
Orari: lunedì 8.15-14.00 (la mostra apre alle ore 9.00); martedì-sabato 8.15-19.15 (la mostra apre alle ore 9.00); domenica e festivi 9.00-19.00
Info e prenotazioni: 041 5200345 – mail: info@cadoro.org
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