Categorie: venezia

fino al 10.XI.2006 | Joyce Kozloff | Venezia, Spazio Thetis

di - 26 Ottobre 2006

Vista dal satellite la superficie terrestre appare uniforme, densamente sfumata nei blu e nei verdi di mari e montagne, serena e vitale. Il migliore dei mondi possibili. Avvicinando lo sguardo, individuando e nominando i luoghi, divisi da confini talvolta immaginari, se ne recuperano però le profonde diversità e fratture. Differenze geografiche e morfologiche che sottendono ampie differenze sociali, storiche, economiche.
Joyce Kozloff (Sommerville, New Jersey, 1942) espone allo Spazio Thetis di Venezia, in collaborazione con la Galleria Michela Rizzo -per la sua prima personale in Europa- le sue topografie del dolore, una zoomata schietta e priva di ipocrisia nei luoghi del mondo prima violentati e offesi e poi dimenticati.
I due progetti che la mostra veneziana accosta, pur nascendo in momenti distinti, presentano elementi comuni, tipici del percorso decennale di analisi geo-politica e di relativa denuncia sociale della Kozloff. Progetti che dichiaratamente rimandano, per tecnica di realizzazione, al movimento Pattern and Decoration della quale l’artista è stata fin dal 1970, con Alan Shields e Miriam Schapirowere, fondatrice ed elemento di spicco.
Al centro della sala Targets (Roma, 2000) il grande globo di legno, composto da 24 sezioni e del diametro di tre metri nel quale i visitatori sono invitati ad entrare, riporta sulla superficie convessa interna, come un grande mappamondo al negativo, le carte topografiche dettagliate dei luoghi che gli Stati Uniti d’America hanno bombardato. Dal 1945 ai giorni nostri. Nell’esiguo spazio dipinto si ricrea così un rapporto individuale e strettamente biunivoco con la nostra storia recente, narrata silenziosamente dalle rughe del pianeta, privati della possibilità di guardare altrove o di guadagnare agilmente l’uscita perché letteralmente circondati. L’artista, spiega, realizza il progetto “contro la superficialità con la quale i media parlano dell’uccisione dei civili nelle ultime guerre”.

Voyages, espressamente progettato per questo spazio, è un percorso conoscitivo –un viaggio di ricerca- delle culture con le quali l’uomo occidentale è venuto in contatto durante le campagne di espansione coloniale verso ovest. Una serie di grandi pannelli di stoffa accolgono colorati collage nei quali simboli meso e sudamericani, orientali e mediorientali si mischiano caoticamente tra loro, sovrapponendosi, per riscoprirsi molto spesso simili. Alternate ai pannelli, una teoria isocefala di maschere veneziane di gesso, sottratte al candore del loro anonimato dal pennello dell’artista, che le decora con particolari cartografici sempre differenti, rendendole uniche. Completano l’allestimento, appese al soffitto, le xilografie su carta giapponese di due isole hawaiane, oggi simbolo spensierato vacanziero ma in passato triste luogo di bombardamenti statunitensi. Ogni carta geografica è prima di tutto una carta sociale: un patchwork in progress composto da aree della gioia e aree del dolore, aree della speranza e aree della rassegnazione, della costruzione e della distruzione, in un reticolo topografico in cui le coordinate date da ricchezza e povertà sostituiscono quelle indicate da meridiani e paralleli.

gaetano salerno
mostra visitata il 10 ottobre 2006


Joyce Kozloff – Voyages + Targets – A cura di Martina Cavallarin
In collaborazione con Galleria Michela Rizzo, Spazio Thetis, Castello 2737 F
Venezia (fermata vaporetto: Bacini) – Orario: lunedì – venerdì, dalle 14.00 alle 18.00 ; Su appuntamento: 335 – 5443326 – Ingresso libero
Tel 041- 2406111/ 041 522 3186
www.thetis.itwww.galleriamichelarizzo.net
info@galleriamichelarizzo.net


[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Geografia dell’energia: Davide Monteleone vince il Photo Grant Deloitte 2024

Davide Monteleone si aggiudica il Photo Grant 2024 promosso da Deloitte con uno progetto fotografico che esplora i territori delle…

16 Luglio 2024 18:02
  • Musei

Firenze: il Museo della Moda riapre a Palazzo Pitti con un nuovo allestimento

Dopo oltre quattro anni di stop, il Museo della Moda di Palazzo Pitti riapre integralmente con un nuovo allestimento, che…

16 Luglio 2024 15:48
  • Arte contemporanea

Un’antica moneta trafugata al British Museum. Ma è una performance

Il giovane artista brasiliano Ilê Sartuzi ha sottratto un’antica moneta d’argento da una teca del British Museum, per restituirla nella…

16 Luglio 2024 13:10
  • Mostre

Un’arte del riscatto: il progetto di Michele Bellini a Casa Vuota, Roma

Persone senza fissa dimora diventano protagoniste di una mostra grazie alla forza della pittura: il progetto di Michele Bellini fa…

16 Luglio 2024 11:53
  • Musei

Palazzo Reale di Napoli, nuove aperture dal Museo al Belvedere

Una nuova esposizione permanente per raccontare la lunga storia di Palazzo Reale di Napoli che, con il Belvedere riaperto e…

16 Luglio 2024 10:11
  • Arti performative

L’estate dei festival: arriva Nextones, performance nelle cave della Val d’Ossola

Arriva l’estate e tornano anche i festival: oggi vi presentiamo Nextones, il festival multidisciplinare che porta la sperimentazione artistica nelle…

16 Luglio 2024 9:01