È impossibile non imbattersi, lungo il Canal Grande, nelle
grandi fasce di colore che formano un arcobaleno, opera di
Lucia Veronesi (Mantova, 1976; vive a Venezia),
poste sul mega
billboard che protegge la facciata in restauro del settecentesco palazzo
veneziano di Ca’ Rezzonico.
La creatività e l’espressione artistica sono le tematiche
che permetteranno, ogni mese, di dare visibilità all’opera di un artista
emergente, selezionato dalla Fondazione Claudio Buziol attraverso la
gallery del suo sito internet, per andare
a costituire una grande mostra a cielo aperto.
Lucia Veronesi apre se stessa agli altri, con l’opera
Collezione
Privata,
spalancando il proprio armadio. Solo avvicinandosi in traghetto è chiara la
percezione di due ante aperte, come se venisse dischiusa una finestra dell’Io, cosicché
tutti possano scorgere e spiare il proprio lato più nascosto.
Perché ognuno, attraverso il proprio armadio, testimonia dell’adeguamento
generale alle richieste della vita sociale. Alcuni possiedono molti abiti per
affrontare circostanze diverse, per non sentirsi a disagio. Altri invece ne
possiedono pochi ed essenziali, ma scelti con cura per ogni occasione. Uno specchio
della personalità, che Lucia Veronesi rappresenta nella sua efficacia ed
essenzialità.
Nell’insieme la composizione appare astratta, con semplici
strisce di colore che riempiono la parte centrale della facciata di Ca’
Rezzonico, creando un atto poetico di comunicazione, dove la misura della registrazione
del reale esorbita lo spazio materiale della tela e quello psicologico della
comprensione immediata, lasciando aperte molteplici possibilità interpretative.
L’opera è un invito a compiere un viaggio fra astratto e figurativo, fra intimità
e pubbliche relazioni, fra scelte personali e conformismo, fra desideri e
strumenti, tra passato e futuro.
Oltre a esser riprodotta sul telo, l’opera è esposta anche
all’interno del museo, accolta dagli affreschi di
Giambattista Tiepolo nella sua forma originale.
Al termine della permanenza mensile, il telo del
billboard – in linea con la filosofia di
re-cycling di Replay – sarà riutilizzato per creare originali borse realizzate
dalla Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, costituita da detenuti e volontari,
dando così all’operazione anche un risvolto sociale. Le
shopper saranno messe in vendita nel Replay
Store di Venezia e finanzieranno l’attività dell’Associazione Claudio Buziol.