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fino al 14.III.2004 Un mese con la Pop Art italiana Treviso, Galleria Minarte
venezia
Una mostra piena di coraggio per far aprire gli occhi di Treviso sul Novecento. Un tentativo che si avvale di grandi nomi dell’arte italiana e di una corrente conosciuta e apprezzata. Sarà sufficiente a svegliare il poltrore culturale di una città radicata nella tradizione?
di Carolina Lio
Treviso, tra le propagandate mostre impressioniste e le piccole gallerie che propongono esclusivamente l’antica scuola veneta, non ha mai avuto modo di scoprire l’arte moderna e gravita nell’ignoranza più totale di quali siano le ultime tendenze artistiche. Qualcuno ha deciso di azzardare una rieducazione ad un gusto più attuale, caricandosi addosso il rischio di una provocazione che non è stata capita e accettata. La Galleria Minarte sta infatti proponendo cinque noti artisti esponenti della Pop Art italiana: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Amato Patriarca e Mimmo Rotella. “Quando ho iniziato a portare a Treviso le opere di Schifano” ci racconta il gallerista “i miei colleghi mi hanno attaccato, accusandomi di voler rompere la tradizione della nostra città e di avere degli “strani” gusti artistici. Anche il rapporto con i collezionisti non è molto diverso. I miei clienti vengono tutti da altre città, mentre i concittadini sembrano non apprezzare l’arte del novecento”.
Eppure questa piccola mostra poco pubblicizzata, poco apprezzata e organizzata senza troppa cura riesce a riassumere le ricerche artistiche della corrente Pop italiana. Sviluppatasi negli anni ’60, non è scaturita da un processo culturale già in atto, come in America, ma è nata in contemporanea al boom economico e al nuovo costume sociale della nazione. Ha avuto il suo cuore a Roma, dove la Galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis aveva organizzato una mostra di tredici artisti che rompevano gli schemi e davano vita a un modo innovativo di concepire l’arte. Nasceva così la Scuola di Piazza del Popolo, di cui sono in mostra i tre riconosciuti maestri: i tratti nervosi e istantanei del celebre Mario Schifano, l’aquila capitolina di Franco Angeli che si impone al centro degli Usa e i paesaggi intravisti dalle finestre semichiuse di Tano Festa. Ai tre artisti definiti da De Martiis “i maestri del dolore” perché “erano sempre vestiti di nero, con la puzza sotto il naso e l’aria stanca e annoiata”, fanno da cornice due grandi decollage di Mimmo Rotella, con soggetto la desiderata e prorompente Marylin Monroe.
Tutta una sala è, infine, dedicata ad Amato Patriarca, artista proveniente dal mondo della pubblicità, della moda e del turismo, che usa colori delicati, stesi come onde sfumate che delineano situazioni urbane tra le più comuni e disparate.
articoli correlati
L’arte di Mario Schifano
Piazza del Popolo Sessanta Settanta
Intervista a Mimmo Rotella
Tano Festa
Destini incrociati – Angeli, Festa, Schifano
link correlati
www.schifano.org
www.mimmorotella.it
http://www.studiosoligo.it/festa/festa.htm
Un’intervista a Franco Angeli
carolina lio
mostra visitata il 1 marzo 2004
Un mese con la Pop Art italiana – I Pittori di Piazza del Popolo
Treviso, Galleria Minarte, Borgo Cavour 6
orario di visita: 09,00-12.30; 15.30-19.30; chiuso lunedì mattina e aperto domenica
ingresso: libero
per informazioni: tel. 0422 542814
[exibart]
Da trevigiano non posso che apprezzare quest’iniziativa (della quale vengo a conoscenza soltanto ora attraverso l’articolo di Carolina). Mi auguro che sia un primo passo per risvegliare questa città dal torpore… Poco tempo fa è nata anche una nuova etichetta indipendente che propone musiche “altre” rispetto ai generi commerciali (www.res-net.org). Che si stia finalmente muovendo qualcosa? Di gente in gamba ed interessata d’altronde ce n’è!