Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
28
febbraio 2008
fino al 15.III.2008 Mauricio Morillas Rovigo, Galleria Il Melone
venezia
Quadri di carta, che giocano fra le due e le tre dimensioni. Buchi come ombre scure. E un continuo lavoro sulla materia e sul colore. A Rovigo, due serie dell’artista messicano e residente nella Grande Mela. Senza però dimenticare l’eredità azteca...
La materia è sicuramente al centro dell’interesse della produzione artistica di Mauricio Morillas (nato in Messico; vive a Mexico City e New York). Soprattutto la carta -sacra per il popolo azteco- che, lavorata, trattata e manipolata, si trasforma agli occhi dello spettatore in cuoio, legno e metallo. L’artista realizza sulla superficie dei suoi quadri trame tridimensionali, buchi per confondere i confini tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, giocando con l’ombra, che è parte essenziale del suo lavoro e che ricopre la stessa funzione che ha l’uso del nero. “Producendo trame”, dice Morillas, “voglio portare l’occhio dello spettatore a vedere qualcosa di diverso a ogni livello e a ogni centimetro della tela. Creare un’opera minimalista e, contemporaneamente, del tutto interessante, è il mio obiettivo principale”.
Tra le opere in mostra, alcune della prima serie dei lavori white on white, in cui l’artista ha esplorato i confini assoluti del bianco, sperimentando allo stesso tempo tessuti, materiali e dimensioni diversi. Ma, soprattutto, gli ultimi lavori realizzati con i colori: rosso intenso, blu brillante, giallo chiaro, verde oliva che evocano un paesaggio lussureggiante, abbagliando gli occhi dell’osservatore. Fondendo tradizionali motivi del folklore messicano con un’estetica minimalista, nascono le opere “primitive moderne”, a cui non manca la personale visione dell’artista, influenzata dall’astrattismo e dalla visione di Robert Ryman, Agnes Martin e Lucio Fontana.
Sorprendere lo spettatore e continuare a sperimentare con la tecnica e i materiali: sono questi alcuni degli obiettivi che Morillas si pone. L’uso di tecniche non ortodosse fa parte del suo processo. Lavorare con materiali diversi dà all’artista opzioni differenti e gli permette di esprimersi in una più vasta prospettiva. “Rendere qualcosa reale al di fuori dell’immaginazione e ricevere commenti riguardo la propria arte è una delle cose che danno più soddisfazione a un artista e rappresentano lo stimolo per me più importante. L’opportunità di essere a New York e sperimentare le varie facciate multiculturali mi ha reso possibile esplorare un più grande mondo dell’arte. Più vedo, più sono le mie idee”.
La mostra presenta opere che, attraverso i colori squillanti e i magici intrecci delle trame cartacee, sorprendono lo spettatore immergendolo in atmosfere antiche e al tempo stesso straordinariamente attuali.
Tra le opere in mostra, alcune della prima serie dei lavori white on white, in cui l’artista ha esplorato i confini assoluti del bianco, sperimentando allo stesso tempo tessuti, materiali e dimensioni diversi. Ma, soprattutto, gli ultimi lavori realizzati con i colori: rosso intenso, blu brillante, giallo chiaro, verde oliva che evocano un paesaggio lussureggiante, abbagliando gli occhi dell’osservatore. Fondendo tradizionali motivi del folklore messicano con un’estetica minimalista, nascono le opere “primitive moderne”, a cui non manca la personale visione dell’artista, influenzata dall’astrattismo e dalla visione di Robert Ryman, Agnes Martin e Lucio Fontana.
Sorprendere lo spettatore e continuare a sperimentare con la tecnica e i materiali: sono questi alcuni degli obiettivi che Morillas si pone. L’uso di tecniche non ortodosse fa parte del suo processo. Lavorare con materiali diversi dà all’artista opzioni differenti e gli permette di esprimersi in una più vasta prospettiva. “Rendere qualcosa reale al di fuori dell’immaginazione e ricevere commenti riguardo la propria arte è una delle cose che danno più soddisfazione a un artista e rappresentano lo stimolo per me più importante. L’opportunità di essere a New York e sperimentare le varie facciate multiculturali mi ha reso possibile esplorare un più grande mondo dell’arte. Più vedo, più sono le mie idee”.
La mostra presenta opere che, attraverso i colori squillanti e i magici intrecci delle trame cartacee, sorprendono lo spettatore immergendolo in atmosfere antiche e al tempo stesso straordinariamente attuali.
floriana riga
mostra visitata il 20 febbraio 2008
dal 9 febbraio al 15 marzo 2008
Mauricio Morillas
Galleria Il Melone Arte Contemporanea
Via Oberdan, 25 – 45100 Rovigo
Orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 16.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 042530811; mob. +39 3294463837; info@galleriailmelone.com; www.galleriailmelone.com
[exibart]