Il tratto è essenza distintiva di un viso come peculiare proprietà di tocco, che caratterizza il linguaggio di chi lo ritrae.
Ferdinando Cioffi disegna i suoi ritratti con la luce, fotografando i soggetti per appropriarsi non di un’effige, ma dell’effige che è forma di un’anima.
Ritrae personaggi conosciuti del mondo dell’arte, dell’imprenditoria, della moda, del cinema, dell’industria e della finanza, persone note o conosciute per caso che lo hanno colpito. E di ciascuno, in uno scatto, racconta la storia. Frequenta i grandi studi fotografici di
Irving Penn e di
Richard Avedon e si dedica a servizi di moda per poi firmare copertine di riviste quali “Class”, “Capital”, “Arte Mondadori” e “Il giornale dell’arte”.
Cento ritratti ricostruiscono al Brolo di Mogliano una galleria fotografica che permette di apprezzare appieno la sua arte sottile e impeccabile. Accanto a volti celebri, contenuti nel volume
Portraits edito da Edizioni d’Arte Guelfi di Verona, appaiono presenze nuove: uno stupefacente volto di donna, che sembra uscito da un dipinto rinascimentale, e visi conosciuti del territorio veneto come Roberto Castagner, mastro distillatore proprietario della distilleria più grande del Veneto, e il re del radicchio Celeste Tonon, noto ristoratore che ospita nel suo locale feste mondano-gastronomiche e porta in giro per il mondo la sua cucina tradizionale e ricercata. E ancora Luciano Benetton, che di presentazione non ha bisogno, e i galleristi veneziani Contini, perfetti nei loro ritratti in bianco e nero.
Su un set minimale, specifico per ogni occasione, dove ogni dettaglio è un indizio, tutto è pronto per far risaltare quella scintilla che impregna di senso l’intero essere: “
Lei mi sta rubando l’anima”, esclama Emanuel Ungaro, temendo il potere di chi è in grado di sottrarre, con l’immagine, lo spirito di chi posa.
Arnaldo Pomodoro, alla vista della foto che lo ritrae con i suoi collaboratori nell’atelier, chiama Cioffi “
maestro”.
Si individuano la delicatezza poetica dell’artista francese
Folon, il viso di
Fabrizio Plessi, video artista che buca il nero, lo scultore
Botero, avviluppato dalle sue opulente creature, il grande chef
Paul Bocuse, orgoglio della cucina francese che campeggia padroneggiando polli e aragoste con il tricolore bianco rosso blu ovunque occhieggiante; e i miti del mondo dell’arte, da
Pistoletto a
Mario Merz e
Mondino, da
Giuliano Vangi a
Igor Mitoraj, da
Luca Pignatelli a
Velasco. E
Rabarama e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, o magnati quali Rockefeller e Rotschild.
Il fotografo entra in sintonia con il personaggio che ha di fronte e lascia che la sua storia si dilati nello spazio, pronto a cogliere il momento giusto per scattare. Ogni fotografia è un mondo. Una novità che sorprende piacevolmente è la sala con i
Nudi di donna, magnifici nella loro perfetta semplicità e nell’attento studio di luci che ne rende, potente, la grazia raffinata e intensa.