In occasione dell’importante mostra Toulouse Lautrec. Lo sguardo, il segno, che si sta svolgendo al Brolo, il recente Centro d’Arte e Cultura della città di Mogliano Veneto, Exibart ha intervistato Casimiro Di Crescenzo, il curatore della mostra e direttore di questa bella sede espositiva…
Qual’è l’importanza di questa mostra in corso al Brolo?
Sono esposti al Brolo tutti i trenta manifesti di Toulouse Lautrec provenienti dalla collezione del Museo d’Ixelles, tredici litografie prestate dalla Biblioteca Nazionale di Francia e quindici pagine della rivista Le Rire provenienti dalla Fondazione Antonio
Lautrec incominciò come pittore e disegnatore la sua breve carriera – morì nel 1901 a trentasette anni – e scoprì la litografia solo nel 1891 all’età di ventisette anni. Moulin Rouge è il suo primo manifesto e la sua prima litografia. A quest’opera farà seguito in un periodo di dieci anni un consistente corpus grafico formato da trenta manifesti e trecentotrenta litografie.
Come siete riusciti ad organizzare la rassegna?
Questa mostra è stata interamente promossa e organizzata dal Brolo e dall’Assessorato alle politiche culturali di Mogliano Veneto. Il lavoro preparatorio ha comportato un periodo di più di un anno per la richiesta dei prestiti. Il lavoro più duro è stato armonizzare i tempi tecnici dei tre enti prestatori, tutti continuamente sollecitati da numerose richieste. La Biblioteca Nazionale di Francia conserva il fondo grafico su Lautrec più importante e il Museo d’Ixelles è considerato tra le prime cinque collezioni
Che riscontro sta avendo la mostra?
Sono soddisfatto. Il Brolo è un’entità nuova e con pochi anni di vita: noto però un incremento costante dei visitatori e sono lusingato dal fatto che molti provengono da fuori Mogliano e sono qui venuti espressamente per visitare la mostra. In più, i commenti sono molto positivi e i visitatori soddisfatti.
Il Brolo da qualche anno propone mostre che indagano aspetti poco noti di artisti fondamentali (Giacometti, Chagall, Piranesi). Pensate di continuare in questa direzione?
Il Brolo si sta specializzando nel campo della grafica per diversi motivi il primo dei quali è la nascita di Piranesi a Mogliano nel 1720. Ho voluto legare l’attività del Brolo al nome di uno dei più grandi incisori di tutti i tempi. In secondo luogo gli spazi espositivi sono limitati e si adattano perfettamente al piccolo formato delle opere grafiche.
Per questioni di spazio, ma anche di gusto personale, preferisco organizzare
In questo momento sto lavorando alla mostra Henri Matisse. La luce del nero che si inaugurerà il 19 ottobre prossimo. Partendo dai monotipi del 1915-17, soffermandoci sulle opere su linoleum degli anni Trenta, osservando due libri da lui illustrati, Poesie di Mallarmé e Pasifae di de Montherlant, si arriva alle acquetinte del 1947-52. Cercheremo di dimostrare come per Matisse, il re del colore, il nero, paradossalmente, non ne indica l’assenza, ma al contrario ne diviene la somma tanto da illuminare il foglio. Sono tutte opere dove il colore nero è anche segno: un aspetto fondamentale dell’opera di Matisse.
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stefano coletto
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Un'esposizione molto carina in un contesto semplice ma discreto. Bravi!