In questa mostra, i cui Enti promotori sono la Diocesi di Padova ed il Messaggero di S. Antonio con la collaborazione della Fondazione Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia “Štěpán Zavřel” di Sàrmede, la parola chiave di lettura è “Come raccontare il Sacro ai bambini?”. Si entra in una sorta di incantesimo attraverso gli spazi allestiti in modo semplice ma ricco di dettagli quali un’illuminazione ben installata, una musica soft in sottofondo e dei cuscini a terra ove ti sembra di ritornare bambino, ricordando il nostro passato. I grandi artisti con le loro tele ci raccontano avvenimenti affascinanti, trasmettendoci una sorta di speranza che qualcosa nel passato sia realmente accaduto, che nel futuro una pace interiore si possa raggiungere anche attraverso le piccole cose, i piccoli gesti e perché no, un contatto tra il mondo materiale e quello spirituale.
Con gli occhi dei bambini i grandi possono accompagnare questi ultimi in un percorso tra paesaggi incantevoli di quarantatre illustratori provenienti da tutto il mondo; si tratta quindi di un’occasione unica per cercare di avvicinarsi anche alle culture meno occidentali. Qui regna l’immagine e poi la parola, cercando di stimolare ai bambini un interesse verso testi che solitamente non leggono.
Alcuni maestri che espongono sono Štěpán Zavřel (maestro della Česká Republika recentemente scomparso), Ivan Gantschev (Bălgarija), Luba Veselá Končeková (Slovenska Republika), Louis De Horna (España), Giuliano Ferri – Giovanni Manna (Italia), Marilda Castanha (Brasil), Feng Jiannan (China), Shomei Yoh (Nippon), ecc. e le tavole, tutte originali, alcune già riprodotte nelle diverse edizioni dei libri illustrati, raccontano il Sacro trattando i grandi episodi biblici della vita di Cristo e dei Santi, la cultura islamica, le divinità dei fiumi e delle foreste della tradizione brasiliana, e quelle
Concludo facendo una considerazione personale, in quanto spesso ci accade di riflettere solo sulla propria religione e ci si chiude rispetto alle altre culture: questa mostra invoglia ad allargare i propri orizzonti culturali e a capire che, tramite la pittura e la rappresentazione, anche i pensieri più difficili e diversi trovano un punto in comune: l’amore che Dio ha verso l’uomo e che noi dovremmo avere verso noi stessi e gli altri, “illuminati” dal Cielo per non aver paura del confronto e della convivenza.
Per chi non avesse la possibilità di recarsi a Padova, informo che le prossime tappe della mostra saranno: Assisi – Roma – Vilnius (Lituania) – Toronto (Canada, in occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù) – Adelaide (Australia). Consiglio di non perderla!
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Carla Antoni
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Bell'articolo Carlotta, peccato non poter venire a Padova...
Ti ringrazio per l'apprezzamento Franco!!!