Categorie: venezia

fino al 16.VII.2006 | Jean Arp & Sophie Taeuber Arp | Venezia, Museo Correr

di - 20 Aprile 2006

La mostra, importante testimonianza degli esiti raggiunti da uno dei principali interpreti del dadaismo, è anche il racconto di un’intensa storia d’amore. Quella tra Hans Jean Arp (1886-1996) e Sophie Taeuber Arp (1889-1943). Una storia trentennale da cui nacque anche un sodalizio artistico tutto particolare, capace di produrre opere di grande modernità.
Sophie è un’artista eclettica, in grado di passare facilmente dalla pittura alla decorazione dei tessuti, dalla costruzione di accattivanti marionette in legno dipinto (Dr Komplex, Konig Deramo, Tartaglia, Clarissa, Wache, del 1919) alla progettazione di mobili ed interni (Plan axonometrique d’architecture, 1933).
Nelle carte Senza titolo, dei primi anni Venti, lo spazio viene occupato da figure geometriche semplici dai colori spenti e piatti. Ne scaturiscono opere prive di emozionalità, che intendono principalmente sottolineare la rottura con la tradizione. La figura geometrica diventa elemento fine a sé stesso, unico protagonista. La rigidità schematica iniziale subirà una lenta evoluzione fino ad avvicinarsi alle forme più sinuose del marito. Questa evoluzione passa attraverso la figura geometrica del cerchio, che comincia a sostituire le figure rettangolari. Nell’olio e matita Equilibre, del 1932, cerchi, angoli convessi e segmenti convivono insieme frammentando la tela in piani disomogenei. I colori sono decisamente meno spenti e l’intera composizione non è priva di fascino.
Per quanto riguarda le reciproche influenze e la compenetrazione degli stili tra i coniugi Arp, nell’opera di Sophie il punto di arrivo è senza dubbio il gouache Quatre plans irréguliers et éléments courbes (1939). L’elemento geometrico e la semplicità di Sophie convivono in modo armonioso con il primitivismo delle forme e l’essenzialità di Jean.
È invece la strutturazione geometrica dello spazio di Sophie ad influenzare in modo significativo l’opera del marito. Tra i fondatori del gruppo dada di Zurigo, Jean oltre ad essere un pittore ed uno scultore, è un poeta di talento. L’elemento poetico accompagnerà infatti sempre le sue opere. Arp è prima di ogni cosa un creatore di forme pure in continua trasformazione, secondo le leggi universali dell’eterno divenire. Le sue forme primitive ed essenziali sono gettate quasi dal caso sulla tela e sembrano prendere vita in modo autonomo. Questa casualità è molto evidente nei suoi collage (Papier déchiré, 1934), in cui la disposizione dei pezzi di carta è arbitraria e senza alcun apparente ordine logico. Il collage Arbre (1924), non a caso scelto come icona della mostra, è forse l’emblema dell’intera visione di Arp. Una forma primordiale nera, che ricorda vagamente le linee di un pino, giace come una macchia di inchiostro su un foglio di carta bianco. La forma, nata in modo spontaneo e casuale, ma in continua trasformazione nel ciclo vitale, assume le sembianze dell’albero. L’artista annulla la propria personalità per lasciare lo spazio alla forma. Jean, alla continua ricerca di materiali differenti, si affiderà spesso al legno per le proprie opere. I rilievi di legno dipinto con cromatismi di grigio e nero daranno vita a forme primitive “unicellulari”, in grado di assumere significati autonomi nello sguardo dello spettatore. Le stesse forme ancestrali, capaci di fissare l’attimo e renderlo eterno, caratterizzano anche la sua attività scultorea. Nel Groupe méditerrannéen (1941-42), o in Fruit de la lune (1936) la materia, resa liscia e levigata, assume forme sinuose e sensuali. Ogni opera plastica sembra legata alle altre da un vincolo indissolubile e sembra trarre la propria origine da un preciso particolare della scultura che la precede: una lunga catena in continua trasformazione.

articoli correlati
La grande mostra sul Dada al Centre Pompidou di Parigi

paolo francesconi
mostra visitata il 7 aprile 2006


Jean Arp& Sophie Taeuber Arp. Dada e oltre
Museo Correr, Venezia, Piazza San Marco
Tutti i giorni dalle 10 alle 19 (biglietteria 10/18)
Biglietto: 9 euro – Ridotto 7 euro-Ridotto speciale: 5 euro
Informazioni: www.museiciviciveneziani.it
Call center: 041 5209070 Mail: mkt.musei@comune.venezia.it
Catalogo a cura di E. Càrdenas Malgodi e S. Cecchetto, Jean Arp& Sophie Taeuber Arp. Dada e oltre, Marsilio editore, pp.212. Prezzo 30 euro in mostra


[exibart]

Articoli recenti

  • Teatro

Teatro: i migliori spettacoli del 2024 e qualche riflessione sulla sua accessibilità

Re Lear è morto a Mosca, Re Chicchinella, Lo cunto de li cunti: tanti gli spettacoli che hanno spiccato per…

25 Dicembre 2024 13:09
  • Mercato

Incanti al cinema: quando le aste sono finite sul grande (e piccolo) schermo

Dai film cult alle ultime uscite del 2024. Una selezione di titoli estremamente vari, accomunati soltanto da case d'asta, vendite,…

25 Dicembre 2024 9:00
  • Moda

Da Roma a Napoli, sul filo di due mostre sulla moda da non perdere

Dai costumi e scene per balletto di Yves Saint Laurent, all’evoluzione del colore rosso esplorato attraverso tessuti e documenti storici:…

25 Dicembre 2024 8:10
  • Arte contemporanea

L’albero di Natale perfetto? Tutti gli alberi di Natale sono perfetti!

Sulle note di All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey o di Last Christmas, ma anche dell’intramontabile…

25 Dicembre 2024 0:02
  • Attualità

Benessere digitale: che effetti può avere sul cervello guardare l’arte attraverso gli schermi?

Oggi l’enorme accessibilità dell’arte attraverso il digitale apre interrogativi inediti: guardare un quadro al PC può avere gli stessi effetti…

24 Dicembre 2024 17:00
  • Mostre

Cristiano Carotti, l’altro è il sacro: la mostra da Crea Cantieri di Venezia

Cristiano Carotti torna a Venezia con una nuova mostra personale presso Crea Cantieri del Contemporaneo: un progetto installativo e site…

24 Dicembre 2024 15:10