Categorie: venezia

fino al 17.V.2009 | Devis Venturelli | Feltre (bl), De Faveri

di - 14 Maggio 2009
Non potremmo mai dire compiutamente se le città siano prigioni dentro cui viviamo o semplici contenitori che la storia ci ha assegnato, molto meno insicuri della giungla. Se gelide torri di ferro e cemento o, al contrario, luoghi accoglienti dove trascorrere la vita, di corsa, in attesa che la natura ci porti al capolinea.
Sono queste le riflessioni da cui dev’essere partito Devis Venturelli (Faenza, Ravenna, 1974; vive a Milano), che ormai da qualche anno sta portando avanti una sottile ed elegante operazione di abbellimento e riutilizzo estetico delle città, manifestatasi anche in interventi di public art di natura socio-relazionale. Come quello realizzato a Bologna in occasione di ArteFiera, con lunghi nastri di tessuto che sono stati fatti passare tra diverse abitazioni di due adiacenti condomini.
“Un’altra città è possibile”, sembra dire l’artista. La sua opera, infatti, trae spunto da una forma personale di riappropriazione degli spazi, dell’arredo urbano, che non sono banalmente fornitori di object trouvé, bensì luoghi in cui è possibile – alla maniera dada – risemantizzare ciò che ci circonda, senza però che in ciò vi sia una sottrazione dell’oggetto dal sito originale o una perdita di funzionalità.

Un video in galleria mostra un semaforo, avvolto da boa di struzzo colorati, mentre si mostra in tutta la sua inquietante bellezza da trans, in cui coesistono elementi maschili (la funzione) e altri più delicatamente femminili (il civettuolo agghindarsi). Similmente, un cassonetto della spazzatura è stato messo in pelliccia, in modo da attirare gli sguardi dei passanti quando si apre per accogliere nella propria pancia la spazzatura. Anche qui i due elementi si sposano senza urtarsi.
È infatti l’ibridazione una delle caratteristiche più interessanti del lavoro dell’artista romagnolo, che sa far collimare istanze eterogenee, originate dai contesti più disparati. Le sue azioni sono raffinati esercizi di stile alla Queneau, grazie ai quali un’ordinaria azione quotidiana devia dal binario della banalità per diventare umoristica narrazione.

Una serie di foto e un video, curiosamente montato verticalmente, mostrano infine alcuni cestini vestiti con gonne di fogge differenti, risvegliati a nuova vita. È il vento a muoverle, a scuoterle. Come scrive in catalogo Peter Weiermair, è una “metafora poetica del continuo e imprevedibile divenire dell’esistenza”.

articoli correlati
Venturelli vince il premio Aletti

daniele capra
mostra visitata il 28 aprile 2009


dal 28 marzo al 17 maggio 2009
Devis Venturelli – Abaco di un’altra città
a cura di Viviana Siviero e Peter Weiermair
Galleria De Faveri Arte
Via Mezzaterra, 10/b – 32032 Feltre (BL)
Orario: da martedì a domenica ore 15.30-19.30
Ingresso libero
Catalogo disponibileInfo: mob. +39 3358035597; fax +39 043998046; adefav@tin.it; www.defaveriarte.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Fiere e manifestazioni

Il calendario fieristico 2025 si apre a Bergamo: le nuove edizioni di BAF e IFA

Dal 10 al 12 gennaio e dal 10 al 19 gennaio tornano alla Fiera di Bergamo BAF Bergamo Arte Fiera,…

5 Gennaio 2025 0:02
  • Mostre

Quella di Helen Frankenthaler è stata un’arte senza regole: la grande mostra a Palazzo Strozzi

A Firenze, fino al 26 gennaio, la retrospettiva ripercorre l’evoluzione di una delle protagoniste del Novecento, tra sperimentazione rivoluzionaria e…

4 Gennaio 2025 17:00
  • Mercato

Dentro l’asta. La Grande Dame di Leonora Carrington

Una rassegna di alcuni lotti significativi dell'anno appena volto al termine, tra grandi maestri e artisti emergenti. Ecco la scultura…

4 Gennaio 2025 12:31
  • Fotografia

Molichrom 2025, fotografie del conflitto: il festival arriva in Molise

La quarta edizione di Molichrom, il festival della fotografia nomade, sarà dedicata al racconto visivo degli scenari di guerra e…

4 Gennaio 2025 12:05
  • Archeologia

Pompei rivive in Australia: la mostra immersiva al National Museum di Canberra

Al National Museum di Canberra, in Australia, una mostra fa rivivere gli ultimi momenti dell’antica Pompei, tra reperti archeologici e…

4 Gennaio 2025 10:20
  • Fotografia

Other Identity #141, altre forme di identità culturali e pubbliche: Slavica Veselinovic

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

4 Gennaio 2025 8:20