Categorie: venezia

fino al 18.VII.2010 | Francesco Candeloro | Venezia, Museo Fortuny

di - 13 Maggio 2010

Si colloca all’interno di un progetto ad ampio raggio, denominato Luoghi e Segni, la mostra Città delle Città di Francesco Candeloro (Venezia, 1974) allestita a
Palazzo Fortuny. Parallelamente, infatti, è possibile imbattersi in un suo
intervento d’arte pubblica nel centro di Padova (sotto i portici di piazza
Petrarca), oltre che in un’installazione a Villa Pisani Bonetti, una delle
architetture palladiane sparse per il Veneto.
L’artista ridefinisce gli spazi, interagisce con i diversi
contesti, provoca, insomma, cambiamenti percettivi. PiĂą precisamente, nella
mostra veneziana interpreta il panorama urbano contemporaneo con i suoi
plexiglas, disposti a creare un vero e proprio environment. Le opere, sistemate nella sala
principale, recano infatti impressi scorci di cittĂ  italiane e straniere. Ma il
lavoro, con procedimento inverso, è anche di sottrazione, attraverso tagli che
compongono sagome di vetture, finestre, barche, semafori. Quel che si
percepisce è una sovrapposizione d’immagini instabili, persino corrose, che
acuisce la sensazione di un paesaggio sfuggente.
CittĂ  delle CittĂ 
, come detto, assume le caratteristiche di un
environment, con le opere che scandiscono lo spazio stabilendo possibilitĂ 
d’itinerari differenti e personalizzati. La scelta spetta infatti al
visitatore, il quale s’imbatte in una molteplicità di frammenti visivi che
prolifera ulteriormente in sovrapposizioni regolate in base alla posizione da
cui si osserva. Naturale, quindi, essere portati a passare piĂą volte fra le
opere, cercando di volta in volta nuove angolazioni, nuovi punti di vista.
Tanto piĂą che, espandendosi con giochi di riflessi e proiezioni, le strutture
di Candeloro invadono anche il pavimento.

L’ambiente di Palazzo Fortuny è l’esatto opposto del white
cube che in genere si ritrova in galleria, dove i lavori dell’artista veneziano
sembrano esprimere prevalentemente la vivacitĂ  dei loro colori pop. I mattoni a
vista segnati dal tempo, le travi del soffitto e il pavimento in legno, immersi
in una semioscurità tagliata dalla luce proveniente dall’alto, danno invece
alle opere una certa solennità. Le “città”, così rappresentate, sembrano
presenze fantasmatiche. Silenziose e sospese.
In una seconda sala si trova la serie di lavori chiamati Occhi. Si tratta di cubi con volti di
persone, deformati in fluide proiezioni e disposti a diverse altezze sulle
pareti. Stilisticamente sembrano sintetizzare la vivacitĂ  delle tinte
industriali della Pop Art e le rigide geometrie minimal. Ma, al di lĂ  delle
ovvie differenze di concezione e contesto, si notano sulle immagini delle
tracce di colore che le attraversano in orizzontale e verticale. Mentre non
manca, anche qui, un’impronta optical, che scompagina la rigidezza delle forme,
rendendole liquide e mutevoli.

E naturalmente a Venezia la liquidità non può che
diventare reale. Conclude la mostra, infatti, un filtro multicromatico
posizionato dall’artista su un’apertura che dà su un canale, dividendosi la
visuale con il passaggio dell’acqua, che sfiora i gradini. Un intervento,
quest’ultimo, visibile sia all’esterno sia all’interno, che punta sull’effetto
sorpresa, sfruttando un luogo solitamente adibito al passaggio.

articoli correlati
Con Dadamaino a Padova
Collettiva da Galica
La personale a Milano del 2004

fabrizio montini
mostra visitata il 6 maggio 2010


dal 26 marzo al 18 luglio 2010
Francesco
Candeloro – Città delle città
a cura di Walter Guadagnini
Palazzo Fortuny
San Marco 3958 (Campo San Beneto) – 30124 Venezia
Orario: da mercoledì a lunedì ore 10-18
Ingresso: intero € 9; ridotto € 6
Catalogo Skira
Info: tel. +39 0415200995; fax +39 0415223088;
mkt.musei@comune.venezia.it; www.museiciviciveneziani.it

[exibart]


Visualizza commenti

  • Ma sicuramente il giovane postpopconceptualnewstreetwildartist non sa nemmeno chi sia Marotta e come lui i curatori che lo curano.

  • concordo con Paolo, ma come si fa?
    a volte nelle recensioni si buttano tanti nomi a sproloquio, citando Caravaggio o Bacon come nulla fosse e poi non si nomina Marotta per opere simili???

Articoli recenti

  • Fiere e manifestazioni

Nuove Prospettive ad Arte in Nuvola 2024: ecco le gallerie emergenti

Roma Arte in Nuvola ha aperto le porte della sua quarta edizione con varie novitĂ : diamo un’occhiata alla sezione Nuove…

22 Novembre 2024 8:30
  • exibart.prize

Alice Voglino tra i finalisti dei grandi premi d’arte 2024

Un anno di successi e riconoscimenti nell’arte contemporanea.

22 Novembre 2024 7:53
  • Opening

La società “In Arte Libertas” (1886 . 1903), a Roma

Doppio appuntamento, questa sera, alla Galleria d’Arte Ponti: apre la mostra La societĂ  “In Arte Libertas”, che proseguirĂ  fino al…

22 Novembre 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

Il cavallo, il mazzocchio e il volto del maestro: a Milano un viaggio nell’ingegno di Leonardo

Nella nuova mostra-dossier dedicata a Leonardo, le invenzioni del genio rinascimentale vengono raccontate attraverso oltre 200 macchine costruite in 3D…

21 Novembre 2024 18:01
  • Arte contemporanea

Christo e Jeanne-Claude, una storica installazione a New York rivive con una mostra

The Gates, l’installazione monumentale di Christo e Jeanne-Claude per il Central Park di New York, rivive dopo 20 anni, con…

21 Novembre 2024 16:59
  • Fiere e manifestazioni

Roma Arte in Nuvola 2024, inaugurata la quarta edizione: prime immagini della fiera

Ha inaugurato oggi in preview la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola all’EUR: ecco le foto dagli stand e…

21 Novembre 2024 14:21