Categorie: venezia

fino al 23.V.2009 | Kensuke Koike / Maddalena Fragnito De Giorgio | Padova, Perugi

di - 22 Aprile 2009
Questa volta l’appuntamento per l’inaugurazione, alla Galleria Perugi, è spostato un’ora più tardi. Non è un dettaglio trascurabile, perché le numerose candele che illuminano l’ambiente interno necessitano del buio che le grandi vetrate dell’ex garage non permetterebbero a un’ora del giorno ancora assolata. La parata notturna di Kensuke Koike (Nagoya, 1980; vive a Venezia), dislocata sulla parete espositiva, trova in questo modo il suo complemento appropriato, per coinvolgere i visitatori in un’atmosfera godibile e di apprezzabile coerenza suggestiva.
La manipolazione a cui l’artista giapponese ci aveva fin qui abituato – dove, spesso, due diverse immagini si univano in dittici, per dar vita ad accostamenti di grande potenziale immaginifico, talvolta anche dal sapore ironico – si evolve, ora, proliferando in una moltiplicazione all’ennesima potenza degli scatti fotografici. Concentrandosi sui dettagli, minuziosamente assemblati per creare esseri deformi e mostruosi. L’ispirazione di cui Koike s’avvale trova radici nella tradizione giapponese, letteraria e orale, dello yōkai, riunita originariamente nel XVIII secolo da Toriyama Sekien nel libro La parata notturna dei cento demoni.

Il collage serve a Koike per comporre i personaggi: Haikume, il mostro dai cento occhi, Maikube dalle tre teste, Gama Sennin, l’uomo rana, e Gotaimen, la pancia-bocca, sfilano giocosi ma composti con i loro compagni Te-naga Ashi-naga (dagli arti lunghi) e Ippon-Datara, che è una sorta di Polifemo giapponese; mentre, in primo piano, domina il testone di Ookubi. In rigoroso bianco e nero – osservato anche nell’autoritratto allestito nell’ufficio della galleria, oltre che nella scelta di non esporre in questa mostra un’altra opera che invece è a colori -, la composizione occupa pacatamente lo spazio, mantenendo un ritmo che, memore della scrittura giapponese, corre da destra a sinistra.
Dalla parata demoniaca di Koike si passa all’installazione di Maddalena Fragnito De Giorgio (Milano, 1980). Trattasi di un lavoro composto da una serie di porte che, rappresentate dopo l’apertura di un ipotetico ingresso, cadono, in sequenza, sul pavimento. L’opera dell’artista milanese è parte del suo nuovo progetto Invisible Doors of Visible Places, in cui, partendo dal disegno, realizza installazioni dove le porte divengono metafore di conseguenze diverse, a seconda delle corrispondenti scelte intraprese.
Riflettendo su quel limbo temporale, quel momento critico in cui è necessario prendere una decisione, il topos della porta è ripreso con una pratica capace di declinare con sorprendente efficacia le incognite e le possibilità che ci troviamo ad affrontare nel nostro quotidiano. Tanto da far pensare che, sotto questa cascata di porte, sul pavimento, ci potrebbe facilmente stare qualcuno di noi. Nel momento in cui si ritrovasse ad avere così tante possibilità da esserne inevitabilmente travolto e spiaccicato a terra.

articoli correlati
Koike da Perugi con Blaise Drummond
Fragnito De Giorgio agli Open Studios & Artists Talk 2009 della BLM

fabrizio montini
mostra visitata il 21 marzo e il 7 aprile 2009


dal 21 marzo al 23 maggio 2009
Kensuke Koike – There’s still much to do
a cura di Agnes Kohlmeyer
Maddalena Fragnito De Giorgio – Take me where I want
a cura di Samuele Menin
Perugi Arte Contemporanea
Via Giordano Bruno, 24 (zona Santa Croce) – 35124 Padova
Orario: da lunedì a sabato ore 15-20; mattina e festivi su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0498809507; perugiartecontemp@libero.it; www.perugiartecontemporanea.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02