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fino al 25.I.2004 | Grazia Toderi – Teatri | Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa

di - 8 Gennaio 2004

In circa un decennio di lavoro, dal ’93 ad oggi, l’artista padovana di nascita (n. 1963) e milanese d’adozione, si è conquistata un saldo prestigio internazionale nel campo della video arte. Dopo gli esordi di vocazione intimista, è la scoperta dei grandi luoghi di aggregazione moderna, gli stadi, le piazze, le arene, le arterie stradali a determinare una nuova visione romantica della geometria metropolitana che, ripresa a camera fissa, dall’alto e di notte, svela particolari dalle forti suggestioni fantastiche: piste per gli Grazia Toderi angeli, stelle di terra, diamanti, luoghi di decolli alieni. Mirabilia urbis, per dirla con il titolo di una delle sue opere recenti, in cui le luci e le geometrie urbane diventano nuovi crop circles, catalizzatori di forti energie collettive, eccitatori di passioni, amplificatori di emozioni. Ed è nel contesto di questa ricerca che, dal ’99, è proceduta l’indagine di Grazia Toderi sul teatro, luogo urbano dal fascino antico e misterioso.
Il fiore delle mille e una notte fu girato nel Comunale di Modena (1998), Eclissi (1999) in quello di Ferrara; nel 2000 toccò al Comunale di Casale di Monferrato per Audience, nel 2001 al Massimo di Palermo per Random, nel 2003 al Rossini di Pesaro per Orchestra.
E sono questi i video esposti nella retrospettiva in Piazza San Marco, una ricapitolazione completa della serie dei teatri dell’artista che è la cosa migliore espressa dalla BLM sotto la reggenza di Angela Vettese, in buona compagnia con la ricognizione sulla pittura di Gianni Romano. E stavolta funziona anche l’aspetto installativo, con il piano terra che fa quasi da introduzione, con il video Il fiore delle mille e una notte e il grande trittico fotografico Il mondo privato, realizzato al teatro di Verzura di Villa Caprile nel 2003.
Grazia Toderi - orchestra
E non bastano un paio di frame del 2000, pallidi surrogati dei video e francamente brutti, a guastare la festa; la mostra infatti sboccia nella suggestiva infilata di video del primo piano che, sfruttando la camminata offerta dall’edificio, diventa l’installazione complessiva di un grande immaginario dell’artista. Cambia il teatro, cambia il sonoro, cambia la suggestione cercata, ma qui emerge un’unica ed inedita fantasmagoria, un abbraccio di suoni, di forme e di luci nella penombra, di cristallina bellezza.
Manca all’appello il video realizzato per La Fenice, quello che l’artista aveva pensato e mai realizzato per la Biennale del ’99. Un progetto che ora torna di nuovo possibile e che sarà presentato al pubblico a novembre, in concomitanza con la ripresa della programmazione lirica de La Fenice: un appuntamento destinato a diventare tra i più attesi della nuova stagione culturale lagunare. La retrospettiva della Toderi curata da Francesca Pasini avrà dunque uno strascico fondamentale, in occasione del quale sarà presentato anche un catalogo monografico. I fantasmi assiepati nei loggioni di Grazia Toderi aspettano il nuovo spettacolo.

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www.teatrolafenice.it

alfredo sigolo
mostra visitata il 20 dicembre 2003


Grazia Toderi – Teatri
Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa, galleria di piazza San Marco
dal 20 dicembre 2003 al 25 gennaio 2004
orario di visita: 11.00-17.00. Giorno di chiusura: martedì
ingresso libero
per informazioni: tel. 041.5207797; info@bevilacqualamasa.it
a cura di Francesca Pasini


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