Allestite nella sobria saletta espositiva di Palazzo Giacomelli, seicentesca sede di rappresentanza dell’Unindustria di Treviso, cinque sezioni (Lumi in concorrenza, La vittoria dell’elettricità, Metallfadenlampen, Fantasie notturne e Fari in velocità) rendono omaggio all’invenzione che più di ogni altra ha cambiato non solo le consuetudini di vita dell’uomo moderno, ma anche l’intera percezione del suo habitat privato e sociale: l’elettricità.
Nata dalla sorpresa di un dirigente Osram di trovare alla precedente mostra su
Così, se lo “stile fiorito” di Mataloni ancora pubblicizza il lume a petrolio grazie alla tipica imagerie liberty di dee e di ninfe, con un atteggiamento verso la tecnologia che ricorda il celebre balletto Excelsior, lo spirito davvero “elettrico” di un futurista Cappiello veste di zigzaganti bagliori le sue figurine anni ’20, mentre un’intera folla di fantastici mostri -come il pipistrello di Maga o i fantasmi di Mauzan– mostra il proprio ironico disappunto per essere stata defraudata del proprio regno: quella notte che, sconfitta dalla luce artificiale, diventerà presto il nuovo scenario di un ambiente urbano sempre più frenetico ed insonne. Vero mito contemporaneo che con le sue strade illuminate, le sue vetrine e i suoi locali, verrà presto osannato anche dal cinema e dalla letteratura, mentre l’architettura, prima col Futurismo e poi col Razionalismo, troverà nell’antitesi luce/buio e giorno/notte nuove e felici possibilità d’espressione.
D’altronde con la complicità del sole e della luna -le cui divertite personificazioni sono tra i soggetti più trattati dai cartellonisti degli anni ’20 e ’30 presenti in mostra- è proprio la città ad essere privilegiata protagonista di molti dei manifesti esposti, insieme
Una saletta multimediale a disposizione dei visitatori consente infine di consultare su video l’intera Raccolta Salce , fondamentale collezione di affiches otto-novecenteschi destinati a diventare il nucleo portante del futuro Museo del Manifesto trevigiano.
elena franzoia
mostra visitata il 14 novembre 2003
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