Da diversi anni la città di Padova ospita Quotidiana, rassegna nazionale di arti visive e promozione per i giovani iscritti al GAI (Circuito Giovani Artisti Italiani). Come ogni anno, anche in quest’edizione non è stato deciso alcun tema. I ventisette artisti selezionati rappresentano equamente le diverse forme d’arte: pittura, scultura, installazione, video e fotografia. Per i loro lavori i giovani si ispirano a temi attuali, denunciando in modo ironico le tragedie che affliggono il nostro mondo. Molto presente anche l’influenza dei mass media.
Davide Le Grazie (Torino, 1972), rappresentante della sezione pittura, propone una grande tela dal titolo Leviathan 9/11. L’animale, mostro biblico, è raffigurato in forme monumentali e allude al male che terrorizza la nostra società, con un riferimento dichiarato all’undici settembre. Il dipinto cattura lo sguardo dello spettatore in modo violento e lo costringe ad interrogarsi sul significato traslato di figure apparentemente semplici da decifrare. Le affascinanti tele di Elisa Rossi (Venezia, 1980) della serie Dove non hanno alcuna pretesa di allusione a qualcosa di trascendentale, ma sono pervase da uno spirito semplice. La Rossi ritrae la sorella quindicenne nella sua quotidianità più intima e profonda. La fanciulla emana tutta l’ingenuità e la curiosità di un’adolescente alle prese con il proprio corpo. I toni sono quelli del bianco e del nero, le atmosfere magiche e surreali.
Meritano di essere ricordati anche i disegni di Elena Cailotto (Arzignano, Vi, 1983) per la loro straordinaria precisione. La Cailotto, ispirandosi al tema classico di eros e thanatos, riempie fogli di vaste dimensioni di volti, figure umane, corpi avvinghiati, quasi presa da un raptus gestuale che le impedisce di procedere seguendo un progetto predefinito.
Numerose anche le installazioni: tra le più interessanti spiccano Privarsi per desiderare di Daniela Manzolli (Padova, 1975), opera ‘olfattiva’ composta da alcune coppe di gelato vuote che invitano lo spettatore emanando stuzzicanti aromi di cacao, crema e vaniglia; e Sunset Boulevard di Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979) che propone oltre all’installazione vera e propria, il video che documenta l’intervento massiccio di distruzione operato su uno stabile abbandonato.
Per quanto riguarda i lavori fotografici prevale la tipologia del ritratto: dai Luoghi naturali di Renato Barbato (Napoli, 1969), semplici racconti di vita quotidiana, alle narrazioni psicologiche di Alessandro Mocciaro (Prato, 1977).
La sezione dedicata ai video si presenta molto ricca. Soxno è il titolo del suggestivo lavoro del collettivo torinese On-ice collective, testimonianza della singolare performance di un componente del gruppo che si è imposto di rimanere sveglio per più di tre giorni consecutivi. Nel video è documentata la progressiva prostrazione del protagonista che allude allo stato vulnerabile della condizione umana.
Per concludere ricordiamo il curioso Sandwichman dello Studio X, composto da Lara Rettondini e Oscar Brito, in cui alcuni ignari passanti vestiti con indumenti griffati vengono filmati. In sottofondo un originale canto gregoriano eseguito sostituendo al testo rituale un elenco di case di moda. Il video si propone di documentare in modo ironico il potere seduttivo dei marchi e l’ingenuità delle persone che indossandoli danno vita ad una forma gratuita e spersonalizzante di pubblicità.
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anna defrancesco
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guarda che elisa rossi è nata nel 1980 mi sembra che abbia 25 anni
Ottima opportunita' per chi e' selezionato, ma son quasi 10 anni che la selezione la fanno gli stessi... In un anno l'arte cont. cambia radicalmente, gli assessori no, i curatori nemmeno. Elisa Rossi fa cose interessanti quasi 10 anni fa. O no?
Mi dispiace l'arte si evolve e spero che per l'anno prossimo gli artisti e le proposte scelte siano più "nuove" oramai siamo nel 2005.
Scusatemi ma non sono d'accordo io non riesco a capire sono appena "stato" nel sito di questa ragazza, che condivide assieme ad un altra sua "collega", sesso debole? e ho guardato i quadri di questa giovane.
Bravissima, bei colori ect. ect. ma i soggetti devono sempre e per forza essere ragazze o donne nella loro intimità?
questo tipo di soggetto non ha rotto i coglioni? la pittura su questo non ha già dato? l'ottocento ha avuto un senso per elisa rossi e la sua collega? secondo me no..il problema è che se continuiamo di questo passo dimostriamo che la pittura ha già dato. Se fate due conti gli unici ad avere iun pò di riscontro in questo periodo sono i designer perchè propongono qualcosa di innovativo e non elisa rossi. Il disegno, si parte da lì ma il soggetto non può più essere la figa e deve per forza cambiare altrimenti quello che attende quest'arte è l'oblio con annesso compiacimento dei 4 gatti intelettuali. Ma amettiamo che questo modo di fare arte è defunto e non ha senso visto che siamo nel 2005 che ci sia ancora qualcuno o qualcuna che propone cose così datate anche se di pregevole fattura. Scusatemi ma se ho scritto ste cose vuol dire che mi son proprio rotto i coglioni di queste ovvietà.