Questa volta ad animare il panorama lagunare è un progetto del tutto nuovo ideato da tre giovani curatrici, Maddalena di Caprio, Giulia Favaron, Anna Miotto realizzato grazie alla collaborazione della Galleria Massimo de luca; un luogo nel quale l’artista possa lavorare, vivere ed esporre le proprie opere. Fin qui niente di nuovo, ma “Darsena residency #1” si distingue per il suo spazio espositivo, una galleria, che diventa al contempo il luogo più privato e intimo dell’artista, la sua residenza. La proprietaria della Massimo de Luca, Marina Bastianello così commenta – «la darsena è una casa di lavoro, un’officina, il luogo in cui le imbarcazioni vengono lavorate ma anche riposano così come la Galleria è uno spazio di relazione e attività ma, durante la residenza, diventa anche dimora». Basta poco per dar vita a un progetto di ampio respiro come “Darsena residency #1”: riflessioni, talks e numerosi incontri.
Le vere protagoniste di questo progetto sono le due artiste Barbara Prenka e Orianne Castel che hanno condiviso lo spazio di via Torino per un mese. La prima di origini kosovare vive e lavora a Venezia, la seconda studia filosofia a Lione. Le giovani artiste sono entrate in residenza da perfette sconosciute e, seppur con linguaggi artistici del tutto diversi, sono riuscite a trovare un dialogo stimolandosi a vicenda ed immergendosi completamente nello spazio “white cube” nel quale hanno lavorato.
Nel corso della residenza Barbara è partita dalla sua ultima ricerca artistica che ha approfondito e modificato. In un primo momento lavora sulla tela con uno strato di materia pittorica che gradualmente avvolge lo spettatore in uno stato di tensione attraverso la tecnica del collage, dei ritagli e dei gesti di cancellazione. L’artista sente il bisogno di trovare un equilibrio, un suo ordine e così assembla, ricompone e cuce i singoli pezzi colorati in una tela dalla trama regolare che si erge come una struttura che fa da protagonista al centro della stanza. L’opera attraverso l’andamento del colore e l’alternanza della dimensione spinge l’occhio a indagare l’essenza, la matericità e il suo divenire.
Orianne Castel sviluppa il concetto di griglia, si ispira all’ambiente esterno della galleria e costruisce un ambiente ripetitivo e regolare: due pareti, una di fronte all’altra, sono ricoperte da linee tracciate con strumenti dell’edilizia quali filo a piombo, la squadra di misurazione, chiodi. L’artista cerca un dialogo con l’ambiente esterno, per le griglie sceglie linee squadrate e il filo blu è un chiaro richiamo al colore della Darsena proprio alle porte della Galleria. Ad uno sguardo più attento sembra che Orianne abbia tralasciato qualcosa, un gioco volutamente non detto tra il finito e il non finito.
È così che la Massimo de Luca si aspetta di proporre il progetto anche in futuro e di tornare alle origini della galleria d’arte nata come un luogo d’incontro, di condivisione, di riflessione, ma soprattutto come spazio che produce cultura facendo dimenticare per qualche istante le vendite; un’ottima occasione per conoscere i lavori di giovani artiste, per interrogarsi sulla pratica curatoriale e per riflettere sulla contemporaneità.
Valeria Calzolari
mostra visitata il 25 settembre
Dal 25 settembre al 30 ottobre 2015
Barbara Prenka, Orianne Castel – Darsena residency #1
Galleria Massimo de Luca
Via Torino, 105/Q, 30172 Venezia
Orario: da lunedì a venerdì ore 10 -17
Sabato su appuntamento