Nespolo è un artista eclettico, poco incline ad incanalarsi in un filone preciso, ma aperto ad influssi e suggestioni multiformi. Colore ed ironia possono considerarsi elementi ricorrenti, per creazioni che richiamano la grafica pubblicitaria più curata, futurismi legeriani, contaminazioni con tecniche alternative quali l’intarsio, come emerge nettamente dalle opere in mostra sui due piani della sede espositiva, nel cuore di Verona. Si ritrovano le tracce delle esperienze passate e presenti dell’artista, che negli anni Settanta si avvicina anche al cinema, in particolare quello sperimentale. I suoi film sono stati oggetto di rassegne presso istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Ferrara, il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
E agli anni Settanta risale pure la curiosità mai sopita per la sperimentazione con ricamo, intarsio, a fianco dell’uso di materiali inconsueti, alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento.
I quadri che ricreano le atmosfere metropolitane e quotidiane di New York sono il retaggio del soggiorno americano di Nespolo negli anni Ottanta, parallelamente a lavori realizzati per promozione di eventi (circa 50 manifesti per Azzurra, Il Salone Internazionale dell’ Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela ed altro) e ad attività nel campo della scenografia.
Del ’95, ad esempio, sono le scene ed i costumi per L’elisir d’amore del Teatro dell’Opera di Roma, itinerante all’Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz. L’anno successivo Ugo Nespolo assume la direzione artistica della Richard-Ginori e le esposizioni a lui dedicate si susseguono.
Instancabile, avvia una collaborazione con la storica vetreria d’arte Barovier e Toso di Murano; per l’anno giubilare illustra un’edizione dell’Apocalisse a tiratura limitata. L’anno scorso Nespolo diviene consulente e coordinatore artistico per il progetto d’integrazione delle opere d’arte contemporanea nelle stazioni della futura Metropolitana di Torino e, a dicembre, l’Alitalia inaugura la nuova sede a New York con una sua personale.
Attualmente è protagonista di una mostra itinerante nei paesi dell’Est; a maggio aprirà una mostra personale all’Istituto italiano di Cultura di Parigi ed altre due in concomitanza con il Festival del Cinema di Locarno in Svizzera, presso la sede del Festival e alla Galleria d’Arte Moderna.
La mostra veronese illustra una parte esemplificativa delle creazioni dell’artista: sagome metafisiche, colori accesi su tela, su legno ritagliato e ricomposto come un puzzle, forme quadrate, rettangolari, rotonde, piccole, grandi. Basta visitare il suo sito personale per capire la dimensione ludica in cui viaggia l’opera di Nespolo, colore e grafismi di marcato impatto visivo.
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alessandra moro
mostra visitata il 21 marzo 2003
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