Un anno fa, nei pressi di Istanbul, veniva uccisa la performer milanese
Pippa Bacca (Milano, 1974 – Gebze, 2008). Ora una mostra ripercorre idealmente le tappe del viaggio
Brides On Tour, che aveva portato la nipote di Piero Manzoni e
Silvia Moro ad attraversare in autostop alcuni Paesi sconvolti da recenti guerre.
Per alcuni mesi, Slovenia, Bosnia, Bulgaria, Serbia e Turchia sono stati il teatro dove le due “spose in viaggio” si muovevano con lo scopo di portare un messaggio di pace, speranza e solidarietà , attraverso il viaggio stesso e una serie di rituali di grande valore simbolico. A iniziare dalla minuziosa preparazione degli abiti, rigorosamente bianchi ma pieni di varianti e applicazioni studiate ad hoc, per rispondere in modo pratico alle esigenze della performance. Fino ad arrivare ai veri e propri gesti, come la lavanda dei piedi alle ostetriche: ogni atto delle due spose si caricava di significati che inneggiavano simbolicamente alla vita e alla pace.
D’altro canto, il viaggio stesso è da sempre metafora dell’esistenza dell’uomo, perennemente in cammino verso nuove mete. Pippa Bacca aveva scelto di muoversi in autostop, convinta che quello fosse un canale privilegiato per entrare in contatto con le popolazioni locali. In Turchia, il 31 marzo dell’anno scorso, il percorso è stato però bruscamente interrotto dal suo tragico assassinio.
Il messaggio di speranza e solidarietĂ torna a rivivere oggi nelle testimonianze di
Brides On Tour. Video, fotografie, immagini, testi, oggetti donati e realizzati dalle donne incontrate durante il lungo cammino: tutto parla della performance spezzata e delle due spose, che da semplici viaggiatrici si sono trasformate in messaggere di solidarietĂ , contraendo un matrimonio simbolico con la terra, le culture e le persone di tutte le nazionalitĂ alle quali sono andate incontro.
Riecheggiano le parole della Giovanna D’Arco di Fabrizio De Andrè: “
Della guerra sono stanca ormai, al lavoro di un tempo tornerei, a un vestito da sposa o qualcosa di bianco, per nascondere questa mia vocazione, al trionfo ed al pianto”. Un vestito da sposa indossato come simbolo di purezza, femminilità , amore, e che rimane, come scultura vivente e abitata, a ricordare l’artista scomparsa.
Proprio in questi giorni, un’altra artista sta compiendo lo stesso percorso della performer milanese. Si tratta di
Bingol Elmas, di origine turca e di professione regista, che ha deciso idealmente di ricominciare il viaggio di Pippa Bacca laddove si era interrotto. Questa volta l’abito indossato è, però, nero in segno di lutto. Così la performance continua.