Le 28 statue inserite nelle nicchie dei pilastri del porticato, in origine semplici motivi decorativi, sono opere prevalentemente del XIX secolo.
Benvenuto Cellini ()1500-1571di Ulisse Cambi
Guido d’Arezzo (musicista XI sec) di Lorenzo Nencini
Francesco Accursio (giurista XII-XII sec) del Fantacchiotti
Sant’Antonino (1380-1459) di Giovanni Dupré
Andrea Cesalpino (botanico, fisiologo 1519-1603) di Pio Fedi
Paolo Mascagni (naturalista 1755-1815) del Caselli
Francesco Redi (naturalista e poeta 1626-1697) di Paolo Costa
Paolo Antonio Micheli (botanico e geologo 1679-1737) di Vincenzo Consani
Galileo Galilei (1564-1642) del Costoli
Francesco Ferrucci (1489-1530) di Pasquale Romanelli
Giovanni de’ Medici detto delle bande Nere (mercenario 1498-1526) di Temistocle Guerrazzi
Pier Capponi (patriota 1446-1495) di Torello Bacci
Farinata degli Uberti (ghibellino) di Francesco Pozzi
Cosimo I (granduca) del Giambologna
Rigore ed Equità di vincenzo Danti (XVI sec)
Amerigo Vespucci (navigatore 1454-1512) di Gaetano Grazzini
Francesco Guicciardini (storico 1482-1540) del Cartei
Niccolò Machiavelli (1469-1527) di Lorenzo Bartolini
Giovanni Boccaccio (1313-1375) del Fantacchiotti
Francesco Petrarca (1304-1374) di Andrea Leoni
Dante Alighieri (1265-1321) di Emanuele Demi
Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di Emanuele santarelli
Leonardo Da Vinci (1452-1519) del Pampaloni
Leon Battista Alberti (1404-1472) di Giovanni Lusini
Donatello (1386-1466) di Girolamo Torrini
Giotto (1276-1337) di Giovanni Dupré
Niccolò Pisano (1206-1278) di Pio Fedi
Andrea Castagna (1308-1368) di Niccolò Bazzanti
Cosimo il Vecchio (1389-1464) di Luigi Magi
Lorenzo il Magnifico (1449-1492) di Gaetano Grazzini
Dopo le tappe preliminari sono stati messi in opera quasi tutti i ponteggi per i lavori che sono stati affidati a dodici tra i più rappresentativi laboratori di restauro fiorentini, i cui titolari provengono tutti dall’ Opificio delle pietre dure.
Le 28 statue sono di scultori fiorentini dell’ Ottocento e, ha sottolineato il soprintendente ai beni artistici e storici Antonio Paolucci, «di altissima qualità». Paolucci ha aggiunto che l’ operazione dovrebbe durare un anno e che, nei prossimi mesi, dovrebbe essere ricollocato nella contigua Loggia dei Lanzi anche il Perseo del Cellini, ancora in restauro.
Tornerà all’ aperto perchè gli esperti hanno ritenuto che non subirà danni soprattutto se sarà sottoposto ad una manutenzione periodica e costante.
[exibart]
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