Categorie: visualia

Bye bye american dream

di - 18 Marzo 2004

Rarovideo pubblica in questi giorni la riedizione in quadruplo dvd della trilogia di Paul Morrissey (New York, 1938): Flesh, Trash e Heat. Trilogia che fa perno su un elemento: il protagonista Joe Dallesandro, utilizzato alla maniera di un objet trouvé; l’attore viene posto in mezzo alla scena, alla trilogia, ai singoli film, scrutato dalla macchina da presa con il suo corpo, la sua straordinaria, malinconica bellezza che rimanderebbe a scenari irreali se non fosse calata in contesti tanto prosaici.
Flesh, infatti, presenta un ragazzo che si prostituisce (con uomini) per mantenere moglie e figlio; Trash presenta tranches de vie di un tossicodipendente; Heat infine si pone ai margini di Hollywood, dove si trascinano i reietti di questo sistema, come il protagonista, un ex “bambino-prodigio” televisivo che cerca con ogni mezzo di rientrare nel giro.
I tre film propongono uno scenario assolutamente desolante, dichiarando definitivamente inutilizzabile il concetto di “sogno americano”; i personaggi (la generazione?) che scorrono davanti agli occhi dello spettatore e alla macchina da presa (raramente così vicini ad una totale identificazione come nel cinema underground, soprattutto quello uscito dalla Factory di Warhol) sono senza speranza e paiono averlo accettato; l’elemento portante è la corruzione, o addirittura la corrosione che intacca dall’interno questi personaggi, specchi estremi degli uomini postmoderni e post-pop (l’ottimismo eventualmente presente nella Pop Art sembra qui definitivamente abbandonato).
La differenza rispetto ai film di Andy Warhol, a cui Morrissey collaborava, è nella presenza di una trama e una sceneggiatura, per quanto queste siano esigue e lascino spazio all’improvvisazione. Ma anche qui vale il “What you get is what you see” (“Quello che ottieni è esattamente quel che vedi”: Lou Reed e John Cale in Songs for Drella) che descrive la coincidenza tra fiction e realtà nei film di Warhol: gli attori si producono in vere e proprie performance, la staticità e la fissità dello sguardo di Dallesandro pongono il suo corpo sulla scena come oggetto d’arte; i film sono stati girati nell’arco di pochi giorni e la camera non segue alcuno schema codificato.
Le scene che appaiono paradigmatiche sono quelle che costituiscono uno stacco e un’ulteriore rallentamento del film (tendendo all’immobilità), come la scena –poetica nonostante tutto- in cui Joe gioca con il suo figlioletto, quella dell’iniezione di droga, o i vari tentativi della compagna di Joe di fargli riprovare il piacere sessuale che gli è negato dall’uso eccessivo di droga.
L’occhio di Morrissey è neutro, come sottolineano Sivia Baraldini e Dacia Maraini nella conversazione filmata presente nel Dvd extra (contenente anche il film-documentario di Mario Zonta sulla riproposizione della trilogia al Festival di Cannes e le scene tagliate dai tre film): non viene espresso alcun giudizio. Come nello stesso periodo i Velvet Underground avevano introdotto nel rock storie di travestiti, droga e prostituzione, le storie di strada newyorkesi, così fece Morrissey nei film, in una maniera più cruda di quanto facesse Warhol.

articoli correlati
A Cagliari tutto il cinema di Andy Warhol (e Paul Morrissey)
Rarovideo e la British School
Derek Jarman su Rarovideo
link correlati
Il sito di Paul Morrissey

stefano castelli


Paul Morrissey: Flesh, Trash, Heat. The wild side of the movies -Cofanetto 4 dvd. A cura di Silvia Baraldini e Mario Zonta
Contiene dvd extra con film-documentario di Mario Zonta, conversazione sulla trilogia fra Silvia Baraldini e Dacia Maraini, scene tagliate e galleria fotografica.
Libretto con interventi di Mario Zonta e Silvia Baraldini.
Versioni originali, sottotitolate in italiano e inglese e doppiate.
Edizioni Rarovideo-marzo 2004
Prezzo indicativo euro 65
www.rarovideo.com
Tel.: 06.8543284 – 06.8543382
e-mail: info@rarovideo.com

Flesh
1968, USA, 86 minuti, colore
Scritto e diretto da P.Morryssey
Prodotto da Andy Warhol
Cast: Joe Dallesandro, Geraldine Smith, Patti D’Arbanville, Gerri Miller, Candy Darling, Jackie Curtis, Luis Waldon.

Trash
1970, USA, 105 minuti, colore
Scritto e diretto da P.Morrissey
Prodotto da Andy Warhol
cast: Joe Dallesandro, Holly Woodlawn, Jane Fort, Gerri Miller, Michael Sklar.

Heat
1972, USA, 96 minuti, colore
Scritto e diretto da Paul Morrissey
Prodotto da Andy Warhol
Cast: Joe Dallesandro, Sylvia Miles, Andrea Feldman, Pat Ast


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02