Alla sua quinta edizione, il Future Film Festival (FFF), il festival bolognese delle nuove tecnologie del Cinema d’Animazione, è ormai un evento non solo riconosciuto, ma in continua espansione, coerente rispetto alle sue premesse, dato che la formula degli scorsi anni è sostanzialmente rispettata: si tratta di un luogo di ritrovo laboratoriale, oltre che di visione di novità in uscita. Infatti hanno presentato a Bologna le loro ricerche più avanzate sperimentatori dell’animazione del calibro di Cynthia Breazeal del MIT Media Lab,
Tra i nuovi lungometraggi d’animazione da segnalare Spirited Away del giapponese Hayao Miyazaki, capolavoro premiato con l’Orso d’Oro a Berlino, in grado di trascendere i confini tra i generi per attingere alle radici universali della narrazione, attraverso l’intatta purezza poetica della fiaba. Delicato, anche se meno complesso, il lungometraggio animato del coreano Sung-Gang Lee intitolato My beautiful girl, Mari, vincitore del Grand Prix al Festival Internazionale dell’Animazione di Annecy 2002.
Una piacevole scoperta, una nota volutamente dissonante e splatter nel panorama a volte un po’ monocorde del genere animazione, e non solo, è data dal lungometraggio low-budget dell’argentino Juan Antin, Mercano el Marciano, vedere per credere. Tanto è lieve, ironico anche
Complessa e un po’ estenuante è la terza fatica di Godfrey Reggio intitolata NAQOYQASTY (ovvero “violenza civilizzata” in lingua Hopi), appartenente alla trilogia QATSI, iniziata nel 1983: sulle musiche di Philip Glass, sequenze analogiche di immagini, tratte dal mondo della televisione, dei rotocalchi, storici e contemporanei, vengono continuamente avviluppate e scomposte nel linguaggio sintetico. E’ vero, come afferma Reggio, che oggi la comunicazione si fa soprattutto per immagini, ma non è detto che mimandone gli schemi di funzionamento si riesca a creare quella frattura capace di dire qualcosa di nuovo.
L’intero festival è stato inoltre condito da due serie di animazioni, presenti nelle nostre case attraverso la televisione ormai da decenni, la prima dedicata ad Anime Magic, le animazioni giapponesi dedicate al mondo delle maghe e maghette, la seconda è l’omaggio al capostipite dell’animazione in Giappone Osamo Tezuka; e dalla profusione di corti da tutto il mondo e corti per il web, una speciale finestra sulle sperimentazioni in atto soprattutto in Italia.
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carmen lorenzetti
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