Niente sarà più lo stesso. Con questo motto il Milano Film Festival, uno degli appuntamenti consolidati dell’autunno milanese, presenta dal 12 al 21 settembre una panoramica di corti e lungometraggi provenienti da tutto il mondo, affiancati da iniziative che spaziano dalla cultura, all’arte, alla musica. I luoghi del Festival saranno il Teatro Strehler, cuore della manifestazione, i cui spazi interni ed esterni verranno “vissuti” giorno e notte da pubblico e artisti, e il Castello Sforzesco, alla cui “memoria storica” verranno idealmente contrapposte le atmosfere della nuova sperimentazione audio e video e il consueto Salon dés Refusés.
Il concorso prevede 51 cortometraggi e 5 lungometraggi provenienti da oltre 70 paesi, selezionati tra quasi 1500 lavori. Le proiezioni offriranno una notevole panoramica su un genere spesso sottovalutato (soprattutto in Italia), eppure fertilissimo terreno di
Gli eventi legati alla cultura dell’immagine non si fermano qui. Quest’anno, per la prima volta, il Festival ospita un modo di “fare” immagine ibrido e nomade, il vjing: con la rassegna Audiovisiva 2003, dj e vj della scena europea occuperanno il fossato del
Cinema e cortometraggi saranno invece i temi degli incontri dedicati alle scuole (18 e 19) e di un seminario (il 20) in cui aspiranti registi e addetti ai lavori si incontreranno per capire quali prospettive offra la diffusione (e il mercato) dei corti, mettendo a confronto le diverse realtà europee.
Corti e visual culture, ma anche arte: dal 15 al 21 settembre il primo piano
E ancora: la musica. Dal 13 al 21 settembre alle 19, di fronte al Teatro Strehler, si esibiranno sette band emergenti dal sound vario e sperimentale, in linea con gli intenti programmatici del Festival, e due professionisti, il percussionista Ernesto “Ernesttico” Rodriguez e la cantante jazz Laura Fedele.
Buona visione…
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monica ponzini
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