Nella complessiva rinascita della musica italiana, i Links, un progetto musicale che nasce tra Parma e Reggio Emilia, composto da Simone Valeo, Daniela Galli e Andrea Clerici, si distinguono per la capacità di coniugare la forma-canzone con le sonorità più attuali della club culture, grazie ai raffinati arrangiamenti del dj/produttore Fabio B. L’album Pioggia di Polvere contiene vari ed eclettici esempi di questo sapiente connubio, dalle atmosfere trip-hop di Ad ogni mio respiro, al groove ipnotico della cover Ti sento o al caldo battito reggae di Finalmente vicino.
Questo stadio di contaminazione tra pop, rock e djing ha curiose trasposizioni nella produzione dei video musicali dei Links. Nel video di Ad ogni mio respiro, mentre l’audio è
Il video di Seguimi, diretto dal videomaker Franco Tassi, è costruito su una contaminazione tra immagini sintetiche -un labirinto bianco in 3D, un albero digitale che fluttua al vento, un grande cuore rosso- e immagini live- la cantante, il pomodoro, le cipolle, l’insalata- immagini registrate in presa diretta e poi importate nello spazio sintetico.
La composizione digitale è utilizzata per sovvertire i codici linguistici del videoclip. Infatti come genere il video musicale, il promo, nasce con lo scopo di far vendere un disco e per fare questo agisce costruendo un personaggio (in questo caso la cantante) e attivando una serie di modalità di ricezione simili all’identificazione cinematografica (attribuzione della canzone al cantante, identificazione dello spettatore con il suo cantante preferito ecc..). Il video costruito con le modalità dell’animazione e della composizione digitale inserisce invece il personaggio in uno spazio sintetico, che diventa il reale protagonista del video. Lo spazio è liberato dalle pressioni narrative e diviene un labirinto di parole. Le immagini non sono più l’oggetto del desiderio ma la scena del desiderio.
Questa mutazione della consistenza delle immagini è messa bene in evidenza dagli accorgimenti linguistici di Seguimi. Il filo conduttore più evidente è la sineddoche principale su cui è costruito il video: il colore bianco del vestito di lei si trasforma nel bianco dello spazio dell’ambientazione, il labirinto 3D. E già di per sé è significativa la scelta del colore bianco, non colore che contiene tutti gli altri, che indica lo stato di non–distinzione. Il labirinto digitale è il labirinto del desiderio. Il desiderio di una donna incerta se amare un uomo, tenerne in vita l’esile capacità di vivere intensamente praticandogli un massaggio al cuore-pomodoro, o farlo a pezzi come in un’insalata.
Non si tratta tanto di “liberarsi dai fantasmi”, come recita il testo di Seguimi, quanto di liberare i fantasmi, come accade nel video, costruito con un climax ritmico ascendente. Le immagini hanno una consistenza fantasmatica e l’analisi del video diventa videoanalisi, ragionamento visivo che sostituisce il sogno psicanalitico di decifrazione dei simboli. Sono le parole, il testo scritto, a essere fatti a pezzi e a fluttuare nella scena come gli altri fantasmi, senza più pretesa di dominare il significato.
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molto interessante! complimenti alla rubrica Decibel: davvero uno spazio ricco di informazioni per tutti gli appassionati.
Complimenti a tutta la redazione di Decibel per le scelte sempre originali. Bravi!
Lavinia sei veramente brava. Sto cercando aggettivi più completi, ma credimi, brava è una sintesi perfetta. Bellissimi gli argomenti, stupendo il modo di parlarne, ottimi riferimenti storici.Continua così! K
Il video degli Ugly Casanova non racconta niente a nessuno? A me ha suggerito cose nuove, o per lo meno "avant" per trattarsi di un semplice videomusicale. Colori acidi, campiture fumettistiche post anni '60. Una lancia spezzata in modo ottimo ai sostenitori di una presunta inespressività delle razze orientali: questi bimbi orientali sono la dimostrazione che ci si può anche sbagliare...E l'eleganza della ritmica folk spalmata sulle icone "living" dei bimbi, come dire "guarda che ti combino!", non è già un mini spot di omaggio ai classici, dato con umts invece che coll'inchiostro?! Mha...forse li sopravvaluto?